Gravidanza naturale

I mesi della gestazione sono scanditi da importanti cambiamenti nella donna, non soltanto a livello fisico, è la relazione stessa con il bambino che sta crescendo in grembo a trasformarsi. Ecco una guida per vivere in consapevolezza la gravidanza trimestre dopo trimestre.

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Il cambiamento e la consapevolezza a propulsori generativi della vita. Quando la donna pensa, immagina e poi vive la sua gravidanza naturale attiva in modo presente e al contempo innato un moto inarrestabile volto alla scoperta di se stessa e del bambino la cui esistenza ha inizio in un grembo.

 

I nove mesi che precedono il parto sono sempre naturali ma vivere questo speciale periodo secondo natura non è proprio la stessa cosa.

Ne parliamo con Sabina Pastura, ostetrica de La luna nuova, associazione culturale e studio ostetrico associato a Milano che dagli anni ‘90 accompagna le donne e le coppie alla preparazione alla nascita.

 

L'accompagnamento nella gravidanza naturale

“Già l’Organizzazione mondiale della sanità e a livello locale le istituzioni territoriali promuovono la figura dell’ostetrica come riferimento primo nella gravidanza a basso rischio con considerevoli vantaggi anche sul piano della ridotta percentuale di possibili ricoveri e interventi nella fase prenatale e durante il parto - premette Pasturo -. In particolare, il Ministero della salute nel 2017 ha pubblicato le Linee di indirizzo per la definizione e l’organizzazione dell’assistenza in autonomia da parte delle ostetriche alle gravidanze a basso rischio e anche qui emerge come l’ostetrica sia la figura sanitaria più appropriata per assistere la gravidanza.

 

Secondo dati ormai non più aggiornati, circa l’85% delle gravidanze in Italia è di tipo fisiologico, quindi in assenza di problematiche dovute a patologie, allo stesso tempo sappiamo che il 98% delle gravidanze in Italia è seguito da un ginecologo/a : quest’ultimo dato riflette una tendenza culturale tuttora presente. In alcune regioni esistono già iniziative volte a promuovere una diversa interazione con i professionisti nell’intero arco della gravidanza. Ancora, soprattutto nelle gravidanze a basso rischio, l’accompagnamento esclusivo di un ginecologo costituisce infatti quasi una occupazione di risorse che potrebbero essere liberate per altro”.

 

Gravidanza naturale: cambiamenti del primo trimestre

“Disturbi possibili nel primo trimestre di gravidanza sono prevalentemente nausea, reflusso gastroesofageo, alterazioni dell’appetito e nella preferenza dei gusti – risponde l'ostetrica –. Questi fenomeni scompaiono indicativamente intorno alla dodicesima settimana e sono proprio queste manifestazioni a definire perché il primo periodo di gravidanza sia chiamato anche Trimestre dell’adattamento
Per quanto un bambino sia voluto, previsto e atteso, quando la donna scopre di essere incinta e inizia di fatto la gestazione, è il corpo stesso ad aver bisogno di un suo tempo per ‘adattarsi’, letteralmente, a questa situazione nuova, sostenuto da un grande cambiamento di tipo neurormonale.

 

Le due grandi categorie ormonali coinvolte in questa fase, ma poi in tutta la gravidanza, sono:

  • Estrogeni: ormoni cosiddetti “proliferativi” attraverso cui assistiamo a un ammorbidimento dell’utero per l’accoglimento del bambino e con esso tutti i tessuti ne sono coinvolti, è l’intera silhouette che a poco a poco cambia e il corpo della donna si ammorbidisce tutto.
  • progesterone: ormone complementare che lavora per permettere una proliferazione iniziale dell’endometrio favorendo l’annidamento dell’ovulo. Successivamente questo gruppo di ormoni contribuisce ad un rallentamento della funzione digestiva e intestinale nella donna in quanto consente un assorbimento più lento dei cibi da parte dell’intestino materno e attraverso la rete sanguigna, nutrire la placenta, fulcro per la crescita del bambino.

 

Questi e altri neurormoni, citiamo la prolattina già attiva in gravidanza, la relaxina e le endorfine come in un’orchestra che è in sintonia, hanno un’azione globale sul corpo così come sugli aspetti emotivi e psicosomatici: gli sbalzi d’umore sono tipici del primo trimestre, passare dall’euforia del sapere di aspettare un bambino, alle preoccupazioni che seguono sul futuro sono oscillazioni naturali, non vanno intese come cattivi segni”.

 

Gravidanza naturale: cambiamenti nel secondo trimestre

“In corrispondenza dell’avvio verso il quarto mese e per i successivi assistiamo invece a un periodo di grande simbiosi tra la mamma e il suo bambino – prosegue Pasturo –: la mamma percepisce i primi movimenti del feto e la relazione con lui è più diretta. Avviene come se in questa fase si fossero stabilite le regole del gioco (“Sì, sono incinta, è proprio così e si vede anche ormai”) e che a questo gioco ci stia prendendo proprio gusto.

 

Dal mio punto di vista, mi dispiace che la società quasi neghi questo momento di benessere: nei mesi centrali della gravidanza la donna spesso continua a lavorare molte ore al giorno senza darsi il tempo di dedicarsi al percorso di conoscenza e di avvicinamento verso il suo bambino. Generalmente vediamo come le donne che lavorano tendano a tardare il più possibile l’inizio della astensione per maternità per poter usufruire poi di un maggior tempo successivo alla nascita del bambino.

 

Da un punto di vista razionale è decisamente comprensibile, ma come ostetrica aggiungo che il momento più delicato sta proprio nella gravidanza, in questo immergersi in una realtà nuova e in cambiamento che precede e prepara alla nascita del bambino, un tempo per comprendere il rallentare fisiologico dei propri ritmi, il concedersi delle pause anche solo per fantasticare sul futuro, il poter accedere a pratiche corporee come lo yoga che restituiscano benessere corporeo e nello stesso tempo forza per affrontare la potenza del travaglio, del parto e dell’incontro col bambino”.

 

Gravidanza naturale: cambiamenti nel terzo trimestre

Nel terzo trimestre si concentra l’avvicinamento all’idea che la nascita del bambino sia non più una possibilità, ma un desiderio auspicabile perché accettabile e possibile

 

La differenza è sostanziale perché in queste settimane si concentrano i corsi di preparazione alla nascita gestiti generalmente proprio dalle ostetriche.

 

Anche qui il corpo vive una modulazione ormonale che contribuisce a favorire questa consapevolezza della donna e l’ostetrica può intervenire proprio a questo fine. Questo è il momento in cui la donna può iniziare a proiettarsi nella realtà futura con i tempi e le richieste del bambino, sempre più attivo con i suoi movimenti nella pancia, sempre più presente con le sue individuali caratteristiche ancor prima che nasca.

 

A volte, non concedersi questi spazi e ritrovarsi poi catapultate nelle reali richieste del bambino “vero” rischia di lasciare le neomamme spiazzate da aspettative non corrispondenti alla realtà: la somatizzazione si traduce in tanti modi, il più noto è il baby blues, che riportano a come il percorso anche interiore verso questo passaggio non sia stato, forse, integralmente fatto proprio”.

 

Strumenti utili per la gravidanza naturale

“L’Agenda della gravidanza è uno strumento che fornisce informazioni utili alle famiglie, trimestre dopo trimestre - aggiunge l'ostetrica de La luna nuova -. Nella regione Piemonte, ad esempio, questo supporto è un vero e proprio raccoglitore che contiene materiali sulla gravidanza (dall’alimentazione agli stili di vita a alle informazioni sulle possibili scelte di diagnosi prenatale) ma anche, e questo è interessante, tutte le ricette mediche già timbrate per gli accertamenti suggeriti dalle linee guida. È sufficiente, così, che l’ostetrica e il medico di base dispongano l’esecuzione dei singoli esami nei periodi previsti dalle linee guida senza la necessità di ricorrere allo specialista ginecologo.

 

È sempre vero, inoltre, che un rapporto di reciproca fiducia tra professionista e gestante assicura una positiva continuità assistenziale per una migliore riuscita del periodo della gestazione, del parto, del post parto, del puerperio fino al primo anno di vita del bambino.

 

Le donne vivono molto la pressione sociale che fa leva sulle preoccupazioni più che sulla naturale fisiologia della gravidanza per cui sentono di avere poca voce in capitolo rispetto alle scelte sanitaria sulla propria gravidanza: il concetto di “scelta informata “ è ancora poco conosciuto e condiviso nel nostro Paese.

 

È altrettanto importante ribadire, laddove in gravidanza si presenti un elemento discostante dalla fisiologia, di avvalersi della competenza del medico specialista e quindi della tecnologia che è di sua competenza in modo
“appropriato e sicuro” come raccomanda proprio l'Organizzazione mondiale della sanità.

 

Alimentazione e gravidanza naturale

Là dove non sussistano patologie o criticità manifeste – conclude l’ostetrica de La luna nuova – tendiamo fin dall’inizio a non porre regole rigide, sull’alimentazione come anche su altri aspetti. Certo, se la donna è fumatrice facciamo un lavoro di counseling per provare a eliminare il tabacco in gravidanza e sensibilizziamo su come l’alcol possa passare la barriera placentare ed essere potenzialmente dannoso per il bambino ma senza spaventare o paventare il verificarsi della sindrome feto-alcolica.

 

Oggi vediamo come molte donne siano le prime a essere attente a questi aspetti e noi offriamo semplici consigli che possiamo genericamente condividere:

  • Dieta: introduzione di verdure verdi a foglie larga per assunzione di ferro e altri complementi alimentari; cereali a varietà per l’apporto di fosforo e magnesio; il consumo di mandorle e pesce per l’assorbimento di oligominerali. Diamo spunti, non schemi alimentari e andrebbe evitata l’ossessione da calorie.
  • Acqua: anche in questo caso, bere sì, ma senza caricarsi. La gestante che berrà un litro e mezzo o due di acqua al giorno assumerà una quantità più che sufficiente per idratare sé e il suo bambino.

 

 

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