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Stanchezza cronica: rimedi erboristici in aiuto

La stanchezza cronica può essere una vera e propria patologia se persiste per più di cinque o sei mesi. Alcuni rimedi naturali possono coadiuvare a controllare questa sindrome e a rienergizzare l’intero organismo, ma chiediamo sempre il parere del medico

Stanchezza cronica: rimedi erboristici in aiuto

Ci vorrebbe una vacanza dalle vacanze! Ritornare più stanchi di prima e dover riprendere il lavoro?

Capita a molti e in particolar modo a chi è vittima della stanchezza cronica che non conosce stagione e quando ti assale ti assale. Spesso è complice anche la pressione arteriosa bassa, una cattiva qualità del sonno, pochi stimoli ed interessi nel quotidiano.

Esiste poi una vera e propria sindrome da stanchezza cronica, conosciuta con l’acronimo CFS che può essere invalidante e porta con sé un esaurimento fisico delle forze, insonnia, dolori muscolari, febbre, mancanza di memoria e concentrazione.

Come possiamo facilmente intuire la diagnosi non è così semplice e l’individuazione delle cause altrettanto, perché spazia tra molteplici fattori: infezione virale, immunodepressione, allergie o intolleranze alimentari, ipotiroidismo, ipoglicemia, ipotensione, deficit  neurologici.

Possiamo contribuire a supportare chi ne è affetto con alcuni rimedi erboristici che vanno a stimolare il sistema immunitario, regolare la pressione arteriosa, coadiuvare un corretto sonno notturno, aiutare il metabolismo e il corretto assorbimento degli zuccheri.

 

Schisandra Chinensis, frutti orientali per la stanchezza cronica

La Schisandra è una pianta rampicante originaria del Tibet e della Cina, di cui si utilizzano i frutti, ricchi di lignani, vitamina C, acido citrico e malico. Svolge un’azione epatoprotettiva, tonico adattogena, migliora le performance e le resistenze fisiche.

È un immunostimolante, con attività antiallergica e antinvecchiamento; è indicata in casi di intossicazioni epatiche, stress psicofisico, diminuzione della memoria, della concentrazione, di stanchezza cronica, di carenze immunologiche e di invecchiamento precoce. La possiamo trovare in estratto secco titolato in schisandrina.

La dose giornaliera consigliata è di 300 mg da assumere al mattino o nel primo pomeriggio. Se ne sconsiglia l’uso in serata perché potrebbe interferire con il sonno.

 

Withania Somnifera, radice esotica contro la stanchezza cronica

La Withania è un arbusto sempreverde diffuso in Africa Settentrionale, in Medio Oriente ed in India, dove prende il nome di Ashwaganda, di cui si utilizzano le radici robuste e legnose.

Svolge un’azione tonico-adattogena, anabolizzante, afrodisiaca, immunostimolante, antinfiammatoria, antireumatica e viene utilizzata come coadiuvante nei trattamenti chemioterapici e radioterapici.

La Withania è indicata in caso di stress psicofisico, stanchezza cronica, cali di memoria, senescenza, invecchiamento precoce, mancanza di energia muscolare, immunosoppressione.

Rispetto alla Schisandra la Withania può svolgere una leggera azione ipotensiva: se ne sconsiglia quindi l’uso in caso di pressione bassa o se si stanno assumendo farmaci ipotensivi. La troviamo in commercio sotto forma di estratto secco e la dose giornaliera consigliata è di 300 mg al giorno.

 

Eleuterococco senticosus, il Ginseng Siberiano

L’Eleuterococco è una pianta diffusa in Asia Nordorientale, Siberia, Corea, Giappone. Viene utilizzata la radice, ricca di lignani, steroidi, polisaccaridi, vitamina E, acido caffeico. Svolge un’azione tonico-adattogena, immunostimolante, antinvecchiamento e come la Withania è un coadiuvante delle terapie chemioterapiche e radioterapiche.

L’Eleuterococco è indicato in caso di stress psicofisico, stanchezza, difficoltà di concentrazione e di memoria, basse difese immunitarie, ipotensione, senescenza.

Ne è sconsigliata l’assunzione in caso di pressione arteriosa alta e se si fa uso di farmaci anticoagulanti. La dose giornaliera consigliata è di 600 mg al giorno.

 

Ginseng, un pieno di energia contro la spossatezza

Per approfondire:

> Integratori contro la stanchezza, quali sono e quando assumerli