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Fitoestrogeni: di cosa si tratta

Fitoestrogeni: cosa sono, dove si trovano e come si assumono.

Fitoestrogeni: di cosa si tratta

I fitoestrogeni sono sostanze vegetali con attività estrogenica e possono aiutare ad attenuare i sintomi legati alla menopausa. Vediamo cosa sono, dove si trovano e quali effetti hanno i fitoestrogeni.

 

Cosa sono e quali effetti hanno i fitoestrogeni

I fitoestrogeni sono sostanze vegetali con una struttura simile agli estrogeni, gli ormoni sessuali femminili. I fitoestrogeni sono quindi dotati di attività estrogenica e, legandosi ai recettori degli estrogeni endogeni, possono mimare o inibire l’azione degli estrogeni.

L’effetto estrogenico o anti-estrogenico dipende dal tipo di recettore attivato dai fitoestrogeni nonché dai livelli di estrogeni endogeni.

Anche se l’attività dei fitoestrogeni è molto inferiore rispetto a quella degli estrogeni endogeni, la loro assunzione sembra essere in grado di attenuare i disturbi della menopausa e di prevenire patologie associate all’invecchiamento e alla menopausa, come l’osteoporosi e le patologie cardiovascolari.

Fanno parte dei fitoestrogeni gli isoflavoni, i cumestrani e i lignani: queste molecole possono trovarsi in natura in forma libera o sotto forma di glicosidi, cioè legati a zuccheri.

I glicosidi devono essere idrolizzati dalla flora batterica intestinale per poter essere assorbiti, quindi l’assorbimento dei fitoestrogeni varia in relazione alla composizione della flora intestinale che può essere alterata dall’alimentazione, da patologie dell’intestino e dall’assunzione di antibiotici.

 

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Fitoestrogeni, dove trovarli negli alimenti

Come abbiamo visto, i fitoestrogeni sono classificati in isoflavoni, cumestrani e lignani, in base alla loro struttura.

Gli isoflavoni hanno una struttura flavonoidica e rappresentano i fitoestrogeni con la maggior attività estrogenica: li troviamo soprattutto nella soia e nei suoi derivati come il latte di soia e il tofu, ma in misura minore anche in altri legumi tra cui fagioli, lenticchie, piselli.

I principali isoflavoni sono la daidzeina e la genisteina, quest’ultima con maggior attività estrogenica rispetto alla prima; nel nostro organismo gli isoflavoni vengono metabolizzati dalla flora batterica intestinale a equolo.

I lignani sono derivati fenilpropanici con funzione insetticida e antimicrobica nelle piante. Alcuni lignani, in particolare quelli contenuti nei semi di lino, sono considerati fitoestrogeni e agiscono stimolando la sintesi di proteine che legano e trasportano gli ormoni steroidei nel plasma e alterando il bilancio degli estrogeni.

Altri lignani, tra cui quelli contenuti nel cardo mariano, non presentano attività estrogenica. Le fonti principali di lignani con attività estrogenica sono i semi di lino, i semi di zucca, i semi di sesamo, ma i lignani sono ampiamente distribuiti nei cereali, nella frutta e nella verdura.

Infine, possiamo trovare i cumestrani nei germogli dei fagioli, nel trifoglio, nei semi di girasole, nei cavolini di Bruxelles, nel miso e nella tempeh.

Le principali droghe vegetali che contengono fitoestrogeni sono la soia e il trifoglio rosso: estratti di queste droghe possono essere acquistati in erboristeria o in farmacia e assunti dietro consiglio del proprio medico.

 

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