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Erbe per un sonno di qualità

Dormire bene è importante ma sta diventando sempre più difficile. Molti sono i prodotti naturali che ci favoriscono il sonno: impariamo a conoscere alcuni tra i più efficaci.

Erbe per un sonno di qualità

La difficoltà di godersi un buon sonno è molto diffusa. Le cause possono essere diverse, ma certamente incide lo stress tipico della vita moderna. Quando questo disturbo finisce per creare dei problemi nelle attività quotidiane, troppo spesso si ricorre agli psicofarmaci, ma questo uso a lungo andare ha conseguenze negative con il rischio di dipendenza da queste sostanze.
Per fortuna ci sono delle alternative: tra le molte disponibili, tre erbe officinali efficaci che, se somministrate secondo le modalità più adeguate (usando cioè prodotti scientificamente formulati), possono risolvere il problema.

Iniziamo con la valeriana, il cui nome deriva dal latino "valere", cioè essere vitali, proprio come accade dopo un buon sonno. La valeriana è una comune pianta erbacea che cresce nei sottoboschi umidi in Europa e nelle regioni asiatiche, ben nota fin dall'antichità e apprezzata per le sue qualità rilassanti. La sua azione calmante sul sistema nervoso la rende utile per diminuire il tempo necessario ad addormentarsi e migliorare la qualità del sonno, soprattutto nelle prime ore della notte, evitando così il rischio di strascichi di sonnolenza la mattina dopo. Inoltre, per la sua capacità di calmare alcuni spasmi, si usa come coadiuvante nel caso di problemi di angoscia e papitazioni nervose e per le problematiche di ansia e insonnia durante la menopausa.

Un'altra pianta che viene in soccorso in caso di insonnia e l'Escolzia. Gli alcaloidi contenuti nell'escolzia hanno infatti un buon potere sedativo e calmante del dolore; per questo la pianta viene usata anche nel caso in cui all'agitazione si accompagnano dolori e spasmi.
Il suo lieve potere ipnotico aiuta a indurre il sonno, limitandosi però ad agire solo per alcune ore. Si evita così il problema, comune nei farmaci di sintesi: sonnolenza e stanchezza diurna.

Infine, un'altra pianta amica del sonno è la Passiflora. Il nome significa fiore della passione e deriva dal fatto che nel suo aspetto la fantasia popolare vedeva una rappresentazione della Passione di Cristo. La passiflora trova utilizzo nell'insonnia, specie se accompagnata da ansia e tachicardia, e in molti disturbi dell'età avanzata. Come per le altre piante citate, non ha un effetto ipnotico, per cui non c'è il rischio che, dopo averla assunta, il bisogno di sonno si trascini nella giornata successiva.

Le piante menzionate esercitano un'azione ad ampio raggio, agendo sia in senso fisico (sui centri del sonno), sia alla stregua di calmanti emotivi, sia migliorando alcuni disturbi collaterali (spasmi, palpitazioni, ecc.) che, di certo, non aiutano un buon riposo. Se usate con regolarità, ci si potrà assicurare tutti i vantaggi di un buon recupero notturno.

 

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