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Kava kava, dal Pacifico l'erba misteriosa

Il "pepe intossicante" della Polinesia ha una radice per certi versi miracolosa, per altri misteriosa e per altri ancora tossica: ecco cosa si nasconde dietro l'erba kava kava, il verde arbusto delle isole lontane

Kava kava, dal Pacifico l'erba misteriosa

Scientificamente noto come Piper methysticum ("pepe intossicante"), l'arbusto verde kava kava appartiene alla famiglia delle Piperaceae ed è un'erba originaria delle terre lontane della Polinesia.

La stessa denominazione kava kava, nome originario del Tonga, indica anche la bevanda che si ricava dalle radici, una specie di chiamato anche kawa kawa, yaqona o sakau, diffuso e consumato dagli abitanti delle isole del Pacifico, dalle Hawaii, alla Melanesia, passando per la Micronesia, Nuova Guinea, fino in Australia.

La kava viene e veniva usata anche in una omonima cerimonia religiosa, che ora ha acquisito un aspetto piuttosto ludico, per incrementare contatti, visioni, sogni onirici, e veniva versata in apposite ciotole decorate; nelle Hawaii esiste un vero e proprio Kava Festival.

 

Effetti dell'erba kava kava

Nelle isole lontane del Pacifico, già in tempi antichi, veniva utilizzata per il suo effetto calmante e rilassante, per la cura di emicranie e crampi muscolari, e non solo.

Un rimedio naturale che placherebbe l'animo in casi di ansia, nervosismo, affaticamento e convulsioni. La parte che si consuma dell'arbusto sono le radici della pianta, molto sviluppate e ramificate, tritate e ridotte in polvere, disciolte in acqua o masticate per estrarne il succo, e sono composte da sostanze quali kavalattoni, flavonoidi, olio essenziale, e alcaloidi. Effetti collaterali si sono riscontrati, secondo certi studi, a danno del fegato.

 

Uso della kava kava in occidente

Oggi in occidente la kava viene usata in campo erboristico ed omeopatico, consumata principalmente come polvere da sciogliere in acqua, ma non tutti i paesi possono venderla e commercializzarne i prodotti. 

Nel 2002, come da atto di Gazzetta Ufficiale, in Italia e in altri paesi europei viene infatti vietata la vendita dei prodotti omeopatici contenenti kava, a causa della sua presunta epatotossicità. Sono stati infatti segnalati casi di epatite acuta fulminante, in soggetti che stavano assumendo l'erba.

Esiste una grande letteratura connessa all'utilizzo di questa pianta, italiana e internazionale, che include nomi di autori come Lewin Louis ("La kawa" - in "Phantastika"), Sing Yadhu ("Kava. From Ethnology to Pharmacology"), Lebot ("Kava. The Pacific Drug").

 

Integratori alimentari: 5 dritte sul loro consumo, compresa l'erba kava kava

 

Per approfondire:

> L'erba kava kava tra i rimedi contro l'angoscia