Surfinia, coltivazione e cura

La surfinia è una pianta fiorita ricadente, facile da coltivare e capace di dare grandi soddisfazioni anche a chi pensa di avere il pollice nero.

surfinia

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Surfinia, pianta e habitat

La surfinia è una pianta perenne ottenuta dall’incrocio di due diverse petunie, specie che appartengono alla famiglia delle Solanacee.

 

Le petunie sono piante originarie di alcune zone del Sud America, importate in Europa nel XIX secolo per il loro valore ornamentale, mentre le surfinie sono state prodotte successivamente.

 

La pianta della surfinia ha fusti con portamento ricadente e produce moltissimi fiori dal colore acceso, a forma di imbuto.

 

La surfinia è una pianta perfetta per abbellire balconi e terrazzi; trattandosi poi di una specie poco esigente, la sua coltivazione è adatta anche a chi ha poca esperienza che dunque potrebbe preferire le surfinie a piante più esigenti come l’azalea.

 

 

Se coltivata in giardino, la surfinia può essere usata per creare aiuole variopinte e tappeti sgargianti fiorendo dopo specie più precoci come:

 

 

La surfinia, grazie al suo vigore, saprà dare soddisfazioni anche a chi crede di avere il pollice nero.

 

Varietà di surfinia

Della surfinia esistono diverse varietà e ibridi che si distinguono principalmente per il colore del fiore.

 

Moltissime varietà di surfinia hanno fiori colorati nei toni del rosa e del lilla ma non mancano surfinie di altri colori, come la surfinia gialla, bianca, rossa, o anche surfinia blu e surfinia nera.

 

Alcune varietà presentano fiori bianchi con sfumature blu al centro o fiori lilla che cambiano sfumatura in base alle temperature.

 

Differenza tra petunia e surfinia

Le surfinie, come abbiamo visto, sono petunie e condividono con le petunie molte caratteristiche.

 

La differenza tra petunia e surfinia risiede nel portamento:
 

  1. La petunia infatti cresce eretta
  2. mentre la surfinia ha portamento ricadente.

 

La coltivazione

La coltivazione della surfinia può essere fatta in piena terra ma in genere si preferisce tenere questa pianta in vaso per diverse ragioni.

 

Se la surfinia è coltivata in piena terra, in giardino, consente di create tappeti fioriti e aiuole coloratissime ma coltivare la surfinia in vaso, nelle fioriere per balconi, in recipienti sospesi su piedistallo, permette di godere del portamento ricadente della pianta.

 

Inoltre, la pianta di surfinia teme le temperature rigide invernali e per questo viene coltivata come specie annuale: coltivandola in vaso è possibile riparare in una piccola serra la surfinia durante l’inverno, dandole la possibilità di sopravvivere ai mesi freddi.

 

In primavera e in estate la surfinia va invece sistemata all’aperto e in una posizione calda e soleggiata, al riparo da forti venti.

 

Per quanto riguarda il terriccio, la surfinia non ha esigenze particolari ma è bene che sia ben drenato; a questo scopo si può aggiungere argilla espansa da mescolare al terreno prima di invasare o mettere a dimora la pianta.

 

Messa a dimora

Quando si acquistano le surfinie, le piante vengono trasferite in vasi più grandi o messe a dimora. In entrambi i casi le piante andranno sistemate in un luogo soleggiato e caldo, all’esterno, così che la surfinia regali abbondanti fioriture.

 

Se si coltivano le surfinie partendo dai semi, la messa a dimora in giardino va effettuata in primavera, quando le piante hanno raggiunto o superato dieci-quindici centimetri di altezza e quando le temperature esterne sono stabili.

 

Le innaffiature

La surfinia ha bisogno di essere innaffiata regolarmente e in modo abbondante evitando sia che il terriccio asciughi tra un’irrigazione e l’altra sia che rimanga acqua nel sottovaso.

 

Per tutto il periodo vegetativo della pianta è bene somministrare un concime liquido per piante fiorite, soprattutto se la surfinia è coltivata in vaso; il fertilizzante si aggiunge all’acqua delle innaffiature ogni due settimane circa.

 

Semina e talea

La surfinia può essere riprodotta per semina o per talea.

  1. La talea si esegue all’inizio della primavera prelevando un ramo della pianta da far radicare in serra in un miscela di sabbia e torba. La riproduzione per talea è la più diffusa ma la surfinia può essere coltivata anche a partire da seme.
  2. La semina si effettua alla fine dell’inverno in semenzaio riparato dal freddo e dalla pioggia, sistemando i semi di surfinia in una miscela di sabbia e torba. Le piantine vanno poi spostate in vaso e, successivamente, messe a dimora.

 

I fiori

Dalla primavera e per tutta l’estate la surfinia produce generose fioriture, molto vistose; proprio per via delle fioriture abbondanti, il significato dei fiori di surfinia è legato all’amore e alla passione e in particolare a quegli amori e a quelle passioni che non riescono a rimanere nascoste.

 

I fiori della surfinia sono di dimensioni medie, a forma di imbuto e a portamento ricadente; in alcune varietà particolari di surfinia hanno il fiore doppio, come nella Surfinia Double Purple-keidopuel.

 

Il colore della surfinia va dal bianco al rosso passando per tutte le sfumature del rosa che si possono abbinare ad altre piante con fiori dai colori vividi, come il loropetalum; esistono anche surfine dai colori particolari come la surfinia nera, o surfinie con fiori variegati.

 

Per avere belle surfinie fiorite si consiglia di scegliere un’esposizione soleggiata per la surfinia e di eliminare i fiori appassiti, così da prolungare la fioritura.

 

Le malattie

Le surfinie possono essere colpite dagli afidi, piccoli insetti che nutrono la linfa della pianta danneggiando irrimediabilmente boccioli e germogli. Se si notano questi piccoli parassiti, per salvare la pianta bisogna eliminarli utilizzando una soluzione di acqua e sapone di Marsiglia, olio di Neem o insetticiti come il piretro.

 

Le surfinie possono essere attaccate anche dal ragnetto rosso, che provoca ingiallimento delle foglie; anche in questo caso se si vuole salvare la pianta occorre effettuare trattamenti specifici.

 

Le surfinie possono infine presentare macchie bianche sulle foglie, segno tipico di intestazione di oidio o mal bianco. In questo caso il responsabile è un fungo molto difficile da debellare; per prevenire questo problema bisogna evitare che si crei troppa umidità tra le piante, ad esempio distanziandole tra loro.

 

Se si nota la presenza di mal bianco si può cercare di arginare l’infestazione eliminando le parti della pianta colpite e trattando le surfine con prodotti a base di zolfo.