Alchechengi: proprietà e come mangiarli

La Physalis alkekengi, comunemente nota come "lanterna cinese" o "alchechengi", è una pianta ornamentale che produce piccoli frutti arancioni o rossi racchiusi in calici simili a lanterne. Le virtù degli alchechengi comprendono una significativa azione antiossidante, grazie alle ricche riserve di vitamina C e acido citrico presenti nel frutto. Inoltre, la presenza di una buona quantità di ferro e calcio, insieme ad acqua e fibre, contribuiscono a rendere questo frutto particolarmente benefico per la salute intestinale, promuovendone il suo corretto funzionamento.

alchechengi

Credit foto
©phasinphoto - 123rf

L'alchechengi o Frutto di Kenjo, è il frutto della Physalis alkekengi, ed è molto ricco di vitamina C, utile per proteggere il fegato, lo stomaco e le vie urinarie. 

 

 

Alchechengi la pianta

L'alchechengio, appartenente alla famiglia delle solanaceae insieme a patate, pomodori e melanzane, è una pianta perenne.

 

Rustica e adattabile, questa specie prospera in presenza di luce solare diretta ed è estremamente resistente a parassiti e malattie. È in grado di crescere in svariati tipi di terreno, ma trova il suo habitar naturale in terreni freschi.

 

Sebbene molti apprezzino l'estetica delle sue lanterne, non tutti conoscono il sapore delizioso e leggermente acidulo delle sue bacche. 

 

Va sottolineato, tuttavia, che è fondamentale consumare soltanto le bacche, in quanto ogni altra parte della pianta non è commestibile, anzi può addirittura risultare velenosa e tossica per il nostro organismo.

 

Origine dell'alchechengi

L'alchechengio ha un'origine geografica piuttosto ampia, in quanto è presente in diverse regioni del mondo. Tuttavia, è importante notare che esistono molte specie diverse di alchechengio e che la loro distribuzione geografica può variare.

 

In generale, il genere Physalis è molto diffuso nelle Americhe, dall'America del Nord all'America del Sud dove viene spesso chiamato "Bladder Cherry" o "Winter Cherry". Alcune specie di alchechengio sono native di queste regioni e hanno una lunga storia di utilizzo da parte delle popolazioni indigene.

 

Una delle specie più conosciute è la Physalis peruviana, comunemente chiamata "uva spina" o "alchechengio dolce", originaria dell'America del Sud.

 

Tuttavia, molte specie di alchechengio sono state introdotte anche in altre parti del mondo e sono ora coltivate in varie regioni, sia per le loro caratteristiche ornamentali che, in alcuni casi, per i loro frutti commestibili.

 

L'alchechengio è spesso associato a climi temperati e cresce bene in terreni freschi e ben drenati. La sua adattabilità e la capacità di resistere a diverse condizioni ambientali hanno contribuito alla sua diffusione in molte aree del mondo.

 

Varietà di Alchechengi

Esistono diverse varietà di Alchechengi, vediamo più nel dettaglio alcune delle varietà con frutti commestibili.
 

  • Alchechengi Comune (Physalis alkekengi): Conosciuto anche come alchechengio comune o lanterna cinese, è apprezzato per i suoi fiori a calice che si trasformano in lanterne arancioni brillanti. È spesso utilizzato per scopi ornamentali e ha un aspetto caratteristico in autunno quando i frutti maturano e diventano visibili.

  • Alchechengi Annuale (Physalis pubescens): Questa varietà ha una statura più bassa ma presenta caratteristiche simili alle altre specie di alchechengio.

  • Alchechengi Giallo-Dolce (Physalis peruviana): Conosciuto anche come uva spina, goldenberry o alchechengio dolce, questa specie è ampiamente utilizzata a scopo alimentare. Le sue bacche gialle-arancioni, avvolte in un calice fogliare, sono commestibili e sono utilizzate in diverse preparazioni culinarie, inclusi dessert, marmellate e salse, particolarmente golosi sono gli alchechengi intinti nel cioccolato fuso.

 

Stagionalità 

La fioritura dell'alchechengio di solito avviene in primavera o all'inizio dell'estate, a seconda delle condizioni climatiche locali. Durante questo periodo, la pianta produce i caratteristici fiori a calice.

 

La fruttificazione segue la fioritura, e i frutti, racchiusi nei calici, cominciano a svilupparsi. La maturazione delle lanterne o bacche può variare, ma spesso si verifica verso la fine dell'estate o inizio autunno.

 

La stagione di raccolta degli alchechengi può estendersi dall'autunno all'inverno, a seconda della varietà e delle condizioni climatiche locali. È durante questo periodo che i frutti maturi diventano pronti per essere raccolti e utilizzati.

 

Va comunque sottolineato  che la stagionalità esatta può variare a seconda della specie di alchechengio e delle condizioni specifiche del luogo di crescita.

Inoltre, alcune specie di alchechengio possono essere coltivate come piante annuali, mentre altre sono addirittura perenni.

 

Alchechengio valori nutrizionali e calorie

100 g di alchechengi contengono 66,25 kcal, di cui:

  • Acqua 106,75 g
  • Carboidrati 14 g
  • Grassi    0,875 g
  • Proteine 2,375 g

 

Proprietà dell'alchechengio

Molto utilizzato nella medicina Unani, specie polverizzato, l'alchechengi è una buona fonte di vitamina C (all'incirca il doppio di quella rinvenibile nel limone) e di altre sostanze antimicrobiche, antibatteriche e antinfiammatorie, specie la physalina e l'etilcaffeato.

 

Funge ottimamente da reintegratore di vitamine e da antiossidante, in special modo attraverso l'acido citrico. Notevole anche il contenuto di tannini e mucillagini, all'origine dell'untuosità in superficie e delle proprietà astringenti.

 

Ne viene consigliato l'uso quando si vuol incentivare l'attività diuretica. Il colore dorato indica un alto contenuto di carotenoidi. Gli acidi contenuti nel frutto sono in grado di prevenire la formazione dei calcoli renali e di aiutare a dissolvere quelli già esistenti.

 

Contiene quantità moderate di minerali come ferro e calcio, che sono essenziali per diverse funzioni corporee, inclusa la formazione di ossa e la produzione di emoglobina.

 

E grazie al buon quantitativo di fibre presenti nel frutto possono contribuire a mantenere in salute anche il sistema intestinale.

 

RICETTE CON L'ALCHECHENGI

L'alchechengi può essere consumato fresco come un qualsiasi altro frutto, in porzione non eccedente i 150g, ma è anche molto conosciuto nella sua forma essiccata.


Si possono preparare salse e marmellate oppure intingere il frutto intero nel cioccolato fuso per ottenere una golosissima pralina.

Con l'alchechengi è anche possibile preparare una grande varietà di ricette, vedimone più nel dettaglio qualcuna.

 

Marmellata di alchechengi

marmellata-alchechengi

Credit foto
©everydayplus - 123rf

Vediamo una semplice ricetta per preparare una marmellata di alchechengi facile e sfiziosa.

 

Ingredienti

 

Preparazione

  • Lavare gli alchechengi sotto acqua corrente. Rimuovere eventuali residui o impurità. Togliere le lanterne e prelevare i frutti all'interno.
  • Mettere gli alchechengi in una pentola con lo zucchero e il succo di limone. Mescolare bene e lasciare macerare per circa un'ora.
  • Portare a ebollizione su fuoco medio-alto.
  • Ridurre il calore e lasciare sobbollire a fuoco dolce per circa 20-30 minuti, mescolando di tanto in tanto.
  • Riempire i vasetti  precendentemente sterilizzati con la marmellata calda, lasciando un po' di spazio.
  • Lasciare raffreddare i vasetti a temperatura ambiente. Conservare la marmellata in frigorifero.
  • Spalmare la marmellata di alchechengio su pane tostato o utilizzarla come condimento per formaggi e dolci.
     

Salsa di alchechengi per formaggi o arrosti

Ingredienti

 

Preparazione

  • Lavare gli alchechengi sotto acqua corrente. Rimuovere le lanterne e prelevare i piccoli frutti all'interno.
  • In una padella, far soffriggere la cipolla e, se desiderato, il peperoncino in un po' di olio fino a quando diventeranno traslucidi.
  • Aggiungere gli alchechengi alla padella e cuocere per alcuni minuti fino a quando iniziano a rilasciare i loro succhi.
  • Versare l'aceto di mele sugli alchechengi e aggiungere lo zucchero. Mescolare bene per distribuire uniformemente gli ingredienti.
  • Cuocere la salsa a fuoco dolce, mescolando occasionalmente, finché gli alchechengi diventano morbidi e la salsa non si sarà addensata.
  • Assaggiare la salsa e regolare la quantità di zucchero, aceto, sale e pepe secondo il proprio gusto.
  • La salsa di alchechengi è pronta per essere servita.


Puoi usarla come condimento per carne grigliata o arrosto. Si abbina particolarmente bene anche a formaggi stagionati dai sapori decisi.
 

Bibliografia e fonti

Physalis alkekengi L. var. franchetii (Mast.) Makino: An ethnomedical, phytochemical and pharmacological review

Natural Products from Physalis alkekengi L. var. franchetii (Mast.) Makino: A Review on Their Structural Analysis, Quality Control, Pharmacology, and Pharmacokinetics

Anti-ulcer and anti-Helicobacter pylori potentials of the ethyl acetate fraction of Physalis alkekengi L. var. franchetii (Solanaceae) in rodent

New anti-inflammatory withanolides from Physalis pubescens fruit