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Soia: proprietà e controindicazioni

Fa bene, fa male, la amo, la odio. Sulla soia si è detto già parecchio, con opinioni spesso in contrasto. Proviamo a capirne le reali proprietà e le eventuali controindicazioni

Soia: proprietà e controindicazioni

Soia sì o no? La "comunità alimentare" è schierata in due fazioni, peggio che per un referendum costituzionale.

Spesso è l'unica fonte proteica in diete vegane azzardate, e il suo consumo in effetti può raggiungere livelli eccessivamente elevati.

Le proprietà della soia sono note agli orientali e a chi ha problemi legati alla menopausa. Ma ci sono anche controindicazioni nell'utilizzo della soia nella nostra alimentazione? E in caso affermativo, quali sono?

Scopriamolo insieme.

 

Soia: le proprietà

Dunque prima le cose semplici. La soia è un legume, parente dei fagioli e delle lenticchie, più o meno. Come tutti i legumi, anche la soia è ricca in proteine vegetali, non contiene colesterolo, ha parecchie fibre e minerali (calcio, fosforo, potassio) importanti per la nostra salute.

Ecco un breve elenco delle principali proprietà della soia, grazie alle molecole in essa contenute: 

  • Regolarizza l’intestino, la glicemia e il colesterolo, grazie alla fibra e alle lecitine contenute;
  • Aiuta a combattere i disturbi della menopausa, grazie agli isoflavoni, molecole simili agli estrogeni;
  • Aumenta la protezione antitumorale (in alcuni casi): uno studio di laboratorio apparso sulla rivista del National Cancer Institute ha evidenziato come la molecola genisteina sia un probabile agente anti tumorale presente nella soia. La genisteina sembra in grado di interferire con la produzione delle proteine protettive delle cellule canceroge;
  • Protegge le ossa: nella soia troviamo un altro isoflavone chiamato daidzeina che aiuta a prevenire la decalcificazione ossea. Inoltre, 250 grammi di soia forniscono circa il 50 % del fabbisogno giornaliero di calcio di un adulto
  • Supporta contro la sindrome premestruale: grazie agli isoflavoni genisteina e daidzeina, la soia può influire positivamente sugli sbalzi ormonali presenti prima del ciclo mestruale e dei conseguenti cambiamenti d’umore

 

La soia, il vegetale più amato dai vegetariani

 

Soia: controindicazioni

Abbiamo scoperto proprietà “miracolose” in un legume forse sconosciuto come la soia e ne siamo entusiasti?

Bene, attenzione però all’altra faccia della medaglia: se consumata in eccesso, le stesse molecole positive possono dare spiacevoli controindicazioni. Consigliamo un uso moderato dei prodotti a base di soia, per evitare di incappare in effetti indesiderati.

Ecco le principali controindicazioni all’utilizzo della soia:

  • I fitoestrogeni vanno consumati con cautela in gravidanza e nei primi anni di vita, poiché potrebbero interferire con il corretto sviluppo delle ghiandole endocrine e la loro regolazione;
  • Aumento delle possibilità di rischio di tumore al seno (estrogeno-dipendente): date le caratteristiche degli isoflavoni, il consumo della soia e dei suoi derivati è sconsigliato alle donne che hanno sviluppato questo tipo di cancro; si raccomanda a tutte le donne che hanno o hanno avuto un qualsiasi tipo di cancro alla mammella di consultare il proprio medico prima di assumere soia o suoi derivati (anche in forma di integratori);
  • Interferenza nella funzionalità tiroidea: i fitoestrogeni sono sconsigliati in presenza di una patologia tiroidea;
  • Presenza di patologie ginecologiche: i casi in cui è necessaria cautela nell’utilizzo di soia sono, pe resempio,  endometriosi, fibromi o tumori all’endometrio;
  • Interferenza con farmaci: per esempio il warfarin ed il tamoxifene. Nel dubbio, chiedete al vostro medico prima di assumere prodotti o integratori a base di soia;
  • Diminuzione dell’assorbimento di minerali quali ferro, calcio, magnesio: l’acido fitico contenuto nella soia, soprattutto nella buccia del seme, è in grado di chelare microelementi, impedendone l’assorbimento da parte dell’organismo. L’utilizzo di un adatto periodo di ammollo oppure di prodotti fermentati quali tofu o miso o tempeh diminuisce l’azione dei fitati;
  • Presenza di OGM: circa il 90%  dellla soia coltivata è geneticamente modificata, ed è tollerata per legge una percentuale di inquinamento OGM anche nella soia biologica. Gli effetti di un’alimentazione a base di OGM (organismi geneticamente modificati) sul lungo termine non sono ancora del tutto identificati.

 

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Concludendo

Consigliamo un uso parsimonioso dei prodotti a base di soia, che siano comunque “pochi ma buoni” ovvero provenienti da agricoltura biologica (non OGM) e fermentati naturalmente.

 

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