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Peponidi, pomi e frutti composti

Scopriamo qualcosa di più dal punto di vista botanico e nutritivo su peponidi, pomi e frutti composti, le loro caratteristiche e proprietà

Peponidi, pomi e frutti composti

Conoscere il cibo che mangiamo è senz’altro una buona abitudine.

I frutti delle piante non sono tutti uguali, si dividono in diversi tipi ed ognuno di essi ha in genere caratteristiche nutrivive ben distinte: scopriamo quelle di peponidi, pomi e frutti composti.

 

Peponidi: caratteristiche e proprietà

Col termine peponide si suole indicare i frutti delle specie appartenenti alla famiglia delle Cucurbitaceae.

Dimensioni, forma e caratteristiche della buccia sono variabili, basti pensare alla differenza tra un carosello e una zucca gigante o tra una zucchina tonda e un anguria moon and stars.

È un genere di frutti che tende ad avere una cavità centrale, dove si concentrano i numerosi semii; tranne che in rari casi, la polpa è dolce, o al limite acquosa.

Come detto, la buccia può variare, da edibile, come quella dei cetrioli, a legnosa, come quella delle zucche. Nel gruppo dei peponidi, troviamo dunque le zucche, i meloni, le angurie, le zucchine, i cetrioli, i bitter melon, e i frutti di altre piante esotiche che hanno in comune la tendenza rampicante, che dà il nome alla famiglia: “corb”, in sanscrito, sta per “attorcigliarsi”.

Cosa apportano questi frutti? Molta acqua, anzitutto; dopodiché vitamine come la K, la A e quelle del gruppo B, flavonoidi antinfiammatori, lignani considerati utili nella prevenzione di varie forme tumorali (specie quelle che attaccano il cervello), fibra che supporta la digestione, combatte la fermentazione dei cibi nell’intestino e aiuta pertanto ad avere un buon alito.

 

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Pomi: caratteristiche e proprietà

Il termine pomo è da sempre attribuito ai falsi frutti della famiglia delle Rosaceae. Perché il nome di falso frutto? La botanica ci spiega che in questo caso, il vero frutto non è costituito dalla polpa, che rappresenta la gran parte della massa dei pomi, ma dal cosiddetto torsolo che contiene i semi; la polpa in realtà sarebbe solo l’infiorescenza priva di fecondazione che si riempie di sostanza nella crescita e nella maturazione.

Generalmente la buccia è sottile ed edibile, tranne alcune eccezioni; la polpa è dolce, anche se talvolta può manifestarsi come acida; i semi, come detto, sono piccolio e racchiusi nel torsolo. Tra i pomi possiamo trovare frutti molto famosi e consumati, basti pensare alla mela, alla pera, alla cotogna; ma possiamo aggiungere alla lista anche altri frutti meno conosciuti, o per meglio dire, messi un po' da parte nel dimenticatoio: la nespola del Giappone, la nespola, l’azzeruolo, il biancospino, la rosa canina, il sorbo.

I vecchi proverbi ci parlano delle proprietà medicamentose e del buon gusto dei pomi, la loro tipica dolcezza e i loro benefici: pare che i pomi accrescano il livello di alcuni neurotrasmettitori in grado di contrastare l’insorgenza del morbo di Parkinson e l'Alzheimer. Le loro fibre particolarmente solubili aiutano a combattere il diabete di tipo 2 e ad abbassare il livello di colesterolo. I flavonoidi contenuti nei pomi sembrano efficaci nel prevenire il tuomore al pancreas.

 

Frutti composti: caratteristiche e proprietà

Chiamati anche frutti aggregati, i frutti composti sono una curiosità botanica, chiamata più propriamente etaerio: si tratta dello sviluppo di diversi ovari fecondati, che vanno a fondarsi in un unico frutto.

Essi fanno parte di diversi generi di frutti e non sono un gruppo a se stante: ne troviamo infatti nelle drupe, come le more; l’ananas, della famiglia delle Bromeliaceae, e la fragola, che risulta essere in realtà un achenio; l’elenco può proseguire includendo i lamponi, le more di gelso, le fragoline di bosco, eccetera.

La fusione dei vari ovari in forma di grappolo o di cluster, sulla scia del suggestive termine inglese, può raggiungere diverse dimensioni; parliamo in questi casi di frutti succosi e carnosi, concentrati di fitonutrienti, con piccoli semi, anche nel caso l’aggregato raggiunga dimensioni notevoli, come l’ananas.

Abbiamo detto che i frutti composti sono generalmente dei concentrati di fitocomplessi, spesso flavonoidi utili per molte funzioni metaboliche, in grado di mantenere alto il livello di salute e di arricchire le nostre reserve di vitamine.

 

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