Articolo

I falsi frutti: come riconoscerli

Alcuni vegetali che solitamente chiamiamo verdure sono in realtà frutti, mentre alcuni di quelli che identifichiamo come frutti sarebbero in realtà qualcosa d’altro: i cosiddetti falsi frutti. Avreste mai pensato che ad esempio la mela…

I falsi frutti: come riconoscerli

Alle orecchie di chi non mastica un po’ di botanica, l’espressione “falsi frutti” può risultare negativa, in quanto comunemente il termine "falso" ha una connotazione legata all’inganno e all’errore.

Non troviamo nessuno di questi elementi nei falsi frutti: sono in effetti dei frutti, nei quali però non solo l’ovario, ovvero la parte che custodisce gli ovuli, si accresce e si arricchisce di materiale nutriente, ma anche altre parti, generalmente il ricettacolo.

Molti dei frutti più classici, a partire dalla stessa mela, non sono in effetti veri e propri frutti ma, appunto, falsi frutti, o, con un’espressione un po’ più felice, frutti composti.

 

Mela

Mela, falso frutto per eccellenza, uno dei più venduti e consumati al mondo, radicato nel subconscio collettivo per via dei connotati simbolici, fiabeschi e religiosi.

Il realtà, botanicamente parlando, solo il torsolo della mela corrisponde al vero frutto, mentre tutta la restante polpa corrisponde al ricettacolo.

Nella mela troviamo fitonutrienti antiossidanti, buone dosi di fibra alimentare e flavonoidi. Proprio vero che una mela al giorno leva il medico di torno.

 

Pera

Come la mela, la pera è una pomacea della famiglia delle Rosaceae, e come nella mela, il vero frutto corrisponde al torsolo, sede dei semi, ovvero dell’ovario, mentre la polpa zuccherina non è altro che il ricettacolo.

Le pere abbondano di zuccheri e fibra ma non eccellono né in vitamine né in sali minerali.

 

Nashi

Sempre nel genere Pyrus troviamo il nashi, anch’esso un falso frutto, come nei casi suddetti.

Parente estasiatico della pera, come questa ricco di fibra alimentare, ma più povero di zuccheri e più ricco di vitamina C. Il range di sali minerali è meno esteso.

 

Cotogna

Nelle Rosaceae troviamo anche il genere Cydonia, il cui unico rappresentante è la famosa mela contogna, ricca di pectina e vitamina C e utilissima per le confetture.

Condivide la stessa struttura di falso frutto delle altre pomacee: il frutto risiede nel torsolo mentre la polpa è solo l’infiorescenza fattasi ricca.

 

Marmellata di mele cotogne, benefici e ricetta

 

Fragola

La fragola rientra nei falsi frutti ed è il classico caso di frutto aggregato: gli achei, i puntini gialli, sarebbero i frutti della pianta, mentre il resto è il frutto aggregato.

Eccellente fonte di vitamina C e di manganese, la fragola contiene inoltre molti fitonutrienti interessanti: antociani, flavonoidi, flavanoli, flavonoli, e acidi dal potere antiossidanti. .

 

Ananas

Come la fragola, l’ananas è una coalescenza di frutti, si parla infatti non solo di falso frutto ma di frutto composto: la sua polpa non deriva dal ricettacolo ma dai pistilli (ginecei).

L'ananas è una erbacea perenne delle Bromeliaceaerettamente, e il frutto è ricco di vitamina C e di manganese.

 

Melagrana

Il caso del melograno fa storia a sé. Il tipo di frutto, la melagrana, è unico nel suo genere, detto balausta, un particolare tipo di bacca rivestita da un esocarpo resistente che protegge i semi ricoperti dagli arilli, ovvero la parte esterna ed edibile del seme, i famosi chicchi rossi.

 

Fico

Nel fico quello che chiamiano frutto è in realtà l’infiorescenza, una struttura carnosa chiamata sicono, tipica delle Moraceae; il frutto consiste in ogni singolo filamento contenuto all’interno, piccolo drupe filiformi.

È ricco di principi nutritivi, oligoelementi, fibra alimentare, vitamina A, B1 e B2.

 

Melone

Anche i meloni o peponidi sono falsi frutti: in linguaggio botanico si tratterebbe di una bacca derivata dallo sviluppo carnoso dello ovario contenuto nel carpello, una caratteristica modificazione delle foglie a scopo riproduttivo, in cui questa, ripiegandosi e saldandosi, crea un ambiente adatto come ovario.

Il melone è composto principalmente di acqua (circa il 90%) contiene soprattutto potassio, fosforo, calcio, vitamina C e vitamina B3, e anche niacina, una sostanza antiossidante.

 

Anguria

Quanto detto per il melone vale anche per l’anguria, altro peponide delle Cucurbitaceae appartenente al genere Citrullus e originaria del profondo sud dell’Africa. Il suo nutriente più importante è un antiossidante, il licopene, utile nella prevenzione dei tumori e nella lotta contro i radicali liberi.

Contiene inoltre una quota di fibra alimentare, proteine, sodio, potassio, ferro, calcio, glucidi e vitamine dei gruppi A, B1, B2 e C.

 

Altri falsi frutti

Da segnalare la nespola comune, la nespola del Giappone, il biancospino, l’azzeruolo, il sorbo, il pero corvino, la mora di rovo, la mora di gelso (nera e bianca), il lampone.

 

Peponidi, pomi e frutti composti: scopriamo qualcosa di più