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Le bevande energetiche non sono adatte ai bambini

Le bevande energetiche sono da qualche anno al centro di numerose polemiche. Vediamo perché non bisogna offrirle ai bambini e quali rischi possono comportare

Le bevande energetiche non sono adatte ai bambini

Avvelenamento da bevande energetiche nei bambini

I casi di avvelenamento da bevande energetiche nei bambini sotto i 6 anni sono in aumento; lo affermano i risultati di uno studio presentato all’ultimo convegno (2014) dell’American Heart Association; inoltre, sempre secondo i risultati di tale ricerca, più del 40% dei ricorsi ai centri antiveleno presi in esame, dovuti ad eventi avversi causati dagli energy drink, riguardavano proprio questa fascia d’età.

Le bevande energetiche non dovrebbero entrare neanche in minime quantità nella dieta dei bambini, soprattutto nei più piccoli, perché la loro composizione non è adatta in età pediatrica. Questi prodotti, infatti, possono contenere dosi anche molto elevate di caffeina ed altre sostanze eccitanti; quantità veramente eccessive per il metabolismo di un bambino.

Si pensi che nella lattina di una bevanda energetica possono esserci fino a 400 mg di caffeina; una tazza di caffè ne contiene, in media, circa un terzo. Nei bambini sotto i 12 anni, la caffeina può risultare tossica a dosi pari o superiori a 2,5 mg per chilogrammo di peso corporeo.

Oltre a caffeina, le bevande energetiche contengono sostanze il cui impiego non è stato testato in età pediatrica. Non sappiamo, quindi, che effetto potrebbero avere quando assunte da sole o associate tra di esse.

 

Cosa contengono le bevande energetiche

Oltre alla caffeina e all’acqua, le bevande energetiche possono contenere:

  • taurina, una sostanza che potenzia gli effetti energetici della caffeina;
  • guaranà, una pianta con effetti stimolanti e contenente anch’essa caffeina;
  • capsaicina, una sostanza con effetto vasodilatatore; 
  • tè verde, altro stimolante;
  • estratto di ginseng, un tonico; 
  • zenzero tonificante e stimolante
  • e, ovviamente, zuccheri.

 

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Le bevande energetiche non sono bibite

Le bibite, intese come bevande zuccherate e spesso anche addizionate di anidride carbonica, non fanno bene ai bambini, soprattutto in quanto favoriscono sovrappeso, obesità e carie dentale. Purtroppo si tratta di prodotti di larga diffusione, che non mancano quasi mai alle feste per bambini e spesso neanche sulla tavola di tutti i giorni.

Le bevande energetiche, che qualche volta vengono considerate al pari delle bibite e offerte ai bambini in alternativa ad esse, sono molto peggio e non devono essere paragonate alle normali bevande zuccherate.

Gli energy drink, infatti, possono interferire con l’attività del cuore e del sistema nervoso e questo è valido per tutti, ma, ovviamente, soprattutto per i bambini, il cui organismo non è ancora maturo e ha una tolleranza ridotta agli effetti della caffeina.

 

Le bevande energetiche nell’adolescenza

Negli adolescenti, poi, quando comincia a farsi strada il consumo di alcolici, alle bevande energetiche si associa un rischio ulteriore, in quanto queste vengono, appunto, spesso assunte insieme all’alcol.

Nel 2010, la Food and Drug Administration, l’organismo americano che si occupa della supervisione dei farmaci e degli alimenti, ha vietato la vendita di bevande energetiche confezionate contenenti anche alcol, proprio per i rischi associati a questa associazione.

I ragazzi, però, purtroppo, tendono a consumarle insieme perché gli energy drink possono dare la sensazione (errata) di combattere gli effetti sedativi dell’alcol.

 

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