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Danzate! Una riflessione sulla giornata della danza

Una disciplina che non viene celebrata ogni domenica da milioni di tifosi, ma che affonda le sue radici nell’essenza stessa dell’essere umano; una disciplina che è parte integrante della cultura di tutti i popoli della Terra, ad ogni latitudine, seppure non è materia di studio a scuola: parliamo di lei, sua maestà la Danza.

Danzate! Una riflessione sulla giornata della danza

"Danzare continuare a danzare, finché ci sarà musica. Capisci quello che ti sto dicendo? Devi danzare. Danzare senza mai fermarti. Non devi chiederti perché. Non devi pensare a cosa significa.(…) Un passo dopo l'altro, continua a danzare. E tutto ciò che era irrigidito e bloccato piano piano comincerà a sciogliersi. (…) Danzare è la tua unica possibilità, devi danzare, e danzare bene.(…)  Finché c'è musica, devi danzare!"

(H.Murakami)

A seconda del proprio background, il termine "danza" rievocherà balletti e punte, valzer o balli latini oppure le coreografie dei video musicali o di certa televisione: tutto è incluso e tutto può meritare di essere omaggiato.

Per farlo è stata istituita un'apposita occasione, il 29 aprile, la giornata internazionale della danza: un appuntamento che non è riservato solo agli addetti ai lavori, ma che vuole rivolgersi proprio a chi la danza la guarda con riverenza, sospetto o banale indifferenza.

Proprio per coloro questo giorno vuole ricordare che la danza non è solo mero intrattenimento, ma è parte del patrimonio culturale di un popolo e reca con sé, prima di tutto, dei significati culturali e artistici che meritano di essere conosciuti e valorizzati.

 

Giornata internazionale della danza, come celebrarla? Danzando ovviamente!

La giornata mondiale della danza si celebra ogni anno dal 1982. È stato scelto il 29 aprile perché è l’anniversario della nascita di Jean Georges Noverre (nato appunto il 29 aprile del 1727), considerato il fondatore del balletto moderno.

È una festa internazionale la cui aspirazione è quella di avvicinare un pubblico sempre maggiore a questa bellissima arte. Ovviamente è un momento tutto speciale anche per gli addetti ai lavori che celebrano la loro festa con performances eccezionali, corsi open door, spettacoli e esibizioni varie.

Tanto i danzatori professionisti che quelli amatoriali sono invitati a collaborare con quelle istituzioni che non si occupano di danza abitualmente al fine di allargare il potenziale bacino di utenti e di persone coinvolte.

Ogni scuola, gruppo, associazione può intervenire e dare il suo contributo organizzando eventi o occasioni culturali che abbiano al centro questa disciplina senza limitazioni artistiche o espressive.

L’unico imperativo è la promozione dell’evento danzato e la libera fruizione da parte di tutti coloro che vogliono avvicinarsi e goderne. Inoltre, si auspica una maggiore informazione in merito a questa arte a 360° gradi sottolineandone l’importanza storica, culturale e antropologica distribuendo, per esempio, dei testi divulgativi oppure leggendo un discorso, uno scritto, un poema inerente l’occasione.

Tra le poche linee guida date dal Presidente del Consiglio internazione della danzaAlkis Raftis, vi è quella di preferire luoghi di rappresentazione e condivisione nuovi, per così dire “inusuali”. Non solo dunque teatri e accademie, ma anche piazze, parchi, strade, scuole: “balliamo sul mondo”, per dirla con le parole di un noto cantante emiliano…

 

In quali modi lo yoga e la danza possano toccarsi in modo costruttivo?

 

La danza nella cultura aulica e pop: qualche assaggio

La danza rievoca in ognuno suggestioni e rimembranze personali; per ognuno questa arte è correlata ad un immaginario specifico che può essere anche enormemente diverso da persona a persona.

Così non pretendiamo di accordarci con il gusto di questo o quel lettore, ma ci permettiamo solo di tracciare delle pennellate che possano arricchire la visione di ciascuno.

Abbiamo scritto un articolo sulla danza, ma, probabilmente, l’omaggio più grande che possiamo farle è lasciare che essa parli da sé e che ci catturi con la sua multisfaccettata bellezza.

Vi regaliamo alcuni spunti di meraviglia che, ci auguriamo, vi facciano avvicinare di più a questa strepitosa arte:

- Lilies of the valley

Europa riconosciuta (La Scala, 2004)

- Ballati tutti quanti (lu core meu)

Aggiungiamo qualche passo di danza cinematograficamente memorabile:

- Dirty Dancing - Time of my Life

- Slumdog Millionaire Dance Scenes

- Pulp Fiction - Twist

È stupefacente quanto si conoscano poco le tradizioni coreutiche anche del proprio paese e quanto questo immenso patrimonio si stia perdendo, anno dopo anno.

Oltre a ciò, si dimentica quanto la danza sia anche condivisione, seduzione e sano divertimento: un linguaggio senza parole che fa parlare il nostro corpo, lo libera e lo fa sentire espressivo e vivo.

 

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Per approfondire:

> Danzaterapeuta, chi è e cosa fa