Come curare gli attacchi di panico

Buongiorno, ho 25 anni e ormai è da un anno che soffro di attacchi di panico, magari faccio un periodo che non li avverto, ma negli ultimi mesi gli attacchi si sono ripresentati, con una maggiore frequenza, impedendomi a volte anche di andare a lavorare.
Mi potreste dare un consiglio in merito e come potrei curare questa patologia?
Grazie.

Risposte di salute

Ilenia Frittoli

Buongiorno cara lettrice, è importante come prima cosa comprendere chiaramente che cos'è il panico, Il panico è energia che abita dentro di noi inutilizzata, il panico è energia che si libera di colpo, sotto forma di crisi a volte anche molto violente, accompagnate sempre da disturbi fisici come tachicardia, sudorazione diffusa, vertigini, sbandamenti ecc. e disturbi psicologici come paura di impazzire, senso di morte, paura di svenire ecc. Ecco bisogna comprendere che il panico quando arriva è perchè qualcosa nella nostra vita non va bene, arriva per liberarci dal personaggio che stiamo recitando, arriva per liberarci dai ragionamenti, dai progetti, dalle convinzioni, da tutte le impalcature che abbiamo costruito, arriva per farci riscoprire il nostro lato autentico, vero, arriva per rimetterci in contatto con la nostra natura, con la nostra anima. Il panico è un'onda energetica molto violenta che spazza via tutto, ci mette a nudo e ci da la possibilità finalmente, di lasciar fiorire lati di noi, che nemmeno sapevamo di possedere. Ecco quando senti arrivare la crisi, quando senti che i sintomi piano piano si stanno avvicinando, non opporti, lasciati travolgere da questa energia, non fingere che non ti stia succedendo nulla, non scappare, non temere il luogo dove si sta verificando...la prima chiave che aprirà la porta della guarigione è proprio questa, accogli i sintomi, accogli la crisi e lasciati andare, non commentare, non sentirti in colpa e non cercare mai la causa del malessere all'esterno... Molte persone quotidianamente si rivolgono a me per questo disagio, per altro in continuo aumento, con le essenze floreali ho ottenuto risultati molto significativi, ho assistito alla rinascita di molte persone di tutte le età, a volte il panico colpisce anche i bambini, e ti posso garantire che dal panico si può guarire completamente, in qualità di floriterapeuta ti invito a provare questo metodo di cura naturale e privo di controindicazioni, i rimedi floreali aiutano a guarire dai malesseri fisici e aiutano a prendere consapevolezza e a crescere personalmente. Per qualsiasi informazioni in più, mi potrai contattare via mail, al seguente indirizzo ilenia.frittoli@hotmail.it Un caro saluto

di Ilenia Frittoli

Buongiorno, gli attacchi di panico possono essere trattati anche in modo naturale, in particolare le posso segnalarle l'efficacia dell'agopuntura, di cui mi occupo. Spesso però, soprattutto se gli attacchi sono frequenti e ripetuti, è comunque consigliabile associare una terapia farmacologica, che potrà essere sospesa in seguito, una volta ottenuto un riequilibrio sostenuto appunto da metodi naturali. Per questo genere di disturbi inoltre suggerisco di integrare la terapia con agopuntura (o eventualmente un altro tipo di terapia scelto) con un percorso di consapevolezza corporeo-emotiva attuato tramite tecniche di respirazione e rilassamento (nello specifico io collaboro con una psicologa che conduce questo tipo di percorsi). Spero di esserle stata utile e la invito comunque a intraprendere al più presto una terapia (o un'associazione di terapie) per evitare che gli attacchi subentranti finiscano per autogenerarsi (tramite la "paura della paura"). Cordiali saluti Dott.ssa Olivero Alda Maria

di AGOPUNTURA Dott.ssa Alda Maria Olivero

Salve, Mi aggiungo alle risposte che le hanno già dato: consideri che gli attacchi di panico sono i suoi migliori amici in questo momento della sua vita, per quanto strano possa sembrarle, perchè sono il segnale che lei sta inviando a se stessa per dirsi che 'qualcosa va cambiato' nell'attuale assetto della sua vita. Cosa ha bisogno di essere cambiato, perchè non rispecchia più la forma della sua anima in questo momento, sarà soltanto lei a scoprirlo, e scoprirlo sarà come illuminare di sole una stanza che ora le sembra buia. Un ciclo di trattamenti Reiki potrebbe aiutarla e sostenerla in questo percorso di ascolto verso se stessa in quanto favorisce il contatto delicato con le parti più profonde di noi stessi, donandoci grande pace. Non so in che città lei si trovi, potrà comunque abbastanza facilmente trovare un operatore Reiki che possa farle quantomeno provare un trattamento. Le consiglio inoltre, come rimedio di emergenza, di recarsi alla sua erboristeria di fiducia, o in parafarmacia o anche in farmacia e chiedere il Rescue Remedy in gocce (è una composizione di Fiori di Bach), che potrà usare così: non appena sente l'ansia che arriva, respiri prima di tutto profondamente, poi metta due gocce di Rescue Remedy in un bicchiere d'acqua, e lo sorseggi lentamente. Può ripetere questa operazione (due gocce nel bicchiere d'acqua da sorseggiare) quante volte le necessità fino a che non si sente sollevata. L'erborista e il farmacista la potranno inoltre consigliare di persona sull'uso di questo rimedio.

di Barbara De Filippis

Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo
Gentile Utente, se ha intenzione di curare i suoi attacchi di panico dovrebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta, che dopo una valutazione accurata del caso potrà mettere in atto un'intervento mirato. Gli attacchi di panico rientrano nei disturbi d'ansia, quindi parliamo di una psicopatologia e i professionisti di riferimento sono lo psicologo-psicoterapeuta e lo psichiatra. Cordiali saluti.

di Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo

Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo
Gentile Utente, se ha intenzione di curare i suoi attacchi di panico dovrebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta, che dopo una valutazione accurata del caso potrà mettere in atto un'intervento mirato. Gli attacchi di panico rientrano nei disturbi d'ansia, quindi parliamo di una psicopatologia e i professionisti di riferimento sono lo psicologo-psicoterapeuta e lo psichiatra. Cordiali saluti.

di Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo

Loredana Tocalli
Gentile Signora mi aggiungo ai colleghi, che prima di me hanno ben espresso i loro pareri per suggerire da parte mia anche l'Omeopatia , fra le medicine complementari, che possono agevolmente curare i sintomi legati all'ansia. Ottimi rimedi sono infatti Gelsemium ed Ignatia fra i più noti, per aiutare i pazienti affetti da sintomi ansiosi, sia recenti che passati, ma come ben veniva riferito, va sicuramente inquadrata correttamente la sua situazione emotivo- psicologica, per poter scegliere il medicamento più adatto a Lei; i fiori di Bach potranno esserLe di aiuto per l'emergenza dell'attacco d'ansia, come già sottolineato, mentre una vera e propria cura del sui stati d'animo e dei ad essi sintomi correlati potrebbe essere intrapresa solo dopo un'attenta valutazione da parte di un esperto Omeopata. Cordialità Dr.ssa Loredana Tocalli Medico Chirurgo Omeopata Agopuntore

di Loredana Tocalli

Cinzia zedda - equilibra studio
Caro anonimo, L'ansia e gli attacchi di panico, sono alcuni degli strumenti che l'anima concede al nostro corpo per manifestare un disagio profondo non capito o non metabolizzato/ accettato razionalmente. Per quanto semplice o banale possa sembrare il concetto è proprio questo. Certo, ci sono molti rimedi anche validi, ma se non eseguiamo un esame introspettivo chiedendoci quale aspetto della vita ci turba così tanto da creare queste reazioni, o ancora se ci sentiamo inadeguati o insicuri in alcune situazioni, rimarranno solo dei pagliativi, ai quali avremmo solo pochi istanti di sollievo. Cerchi quindi onestamente di parlare a sè stesso con coraggio o scegliendo eventualmente un terapeuta che la possa aiutare in questo, solo così facendo, lo yoga o i fiori di Bach o altre soluzioni potranno avere su di lei un ottimo beneficio. Spesso, sappiamo bene quale sia la realtà che ci turba, ma abbiamo paura ad attuarne i cambiamenti....cerchi quindi di farsi dare una mano da qualcuno in grado di supportarla in questo cammino. Cordiali saluti...coraggio!

di Cinzia zedda - equilibra studio

Aspeera
E’ cambiata di colpo, come preda di qualcosa che non capivo nè tantomeno conoscevo, come un mostro contro cui non potevo fare niente: quanto avrei voluto una spada per difenderla e liberarla da quel panico. E’ successo a una persona a me cara che ho poi visto rinascere, piano piano, conoscere quello che le succedeva e accettarlo. Diventare padrona di sè. Vedere la consapevolezza di poter reagire alle cose in qualcuno a cui tieni è una delle emozioni che ti restano. Non ero un'esperta, cercavo solo una soluzione che le desse sollievo. Non c’è una soluzione unica, credo...e i farmaci...sono forse la cosa più facile a cui pensare, ma servono veramente? La risposta l'ho trovata e se ha funzionato, voglio farla conoscere a tutti quelli che sentono di non avere armi...come è successo a me! Scoprii la Conference Collection del Dott. Gianluigi Giacconi. La felicità dipende solo da te.

di Aspeera

Giulio Pennella
Buongiorno, il fatto che si siano ripresentati richiede da parte sua una certa attenzione a cosa sia accaduto in questo periodo, possibili eventi scatenanti, situazioni irrisolte o per le quali non vede una soluzione, molto spesso il dialogo interiore gioca a nostro sfavore creando ulteriore ansia e non permettendoci di vedere possibili soluzioni a situazioni che ci creano disagi e malessere, dal mio punto di vista nulla accade per caso e nulla accade all'improvviso, tutto ha un'origine sottile che con il fattore tempo si manifesta sul piano fisico e interagisce con noi, restando tuttavia la causa molto spesso a livello sottile, quello che andiamo ad affrontare e solo l'evento superficiale e non la causa scatenante, la sintomatologia di eventi disarmonici e variegata, una causa unica può attivare tantissimi sintomi e pensare a risolvere il sintomo senza prendere coscienza della causa non è risolutivo ma solo temporaneo e palliativo, le suggerisco di fare introspezione e cercare dentro le prime risposte a questa situazione e a quale possa essere la causa scatenante, il demandare deve essere un'alternativa secondaria al proprio tentativo di riprendere in mano la situazione.

di Giulio Pennella