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Barcellona: città amica della cultura vegana e vegetariana

La capitale catalana è diventata recentemente una “Città Veg Friendly”, proponendosi come luogo di riferimento della cultura vegana e vegetariana. Vediamo in cosa consiste questo innovativo progetto di cultura alimentare sostenibile

Barcellona: città amica della cultura vegana e vegetariana

Barcellona si trasformerà presto nella città più amata da vegetariani e vegani: il 22 marzo 2016, la città catalana è stata dichiarata Città Veg Friendly, “città amica della cultura vegana e vegetariana”.

La proposta, presentata dal partito ERC (Esquerra Republicana de Catalunya, Sinistra Repubblicana di Catalogna), è stata approvata a grande maggioranza in una città sensibile anche su altri temi riguardanti il rispetto per gli animali - come il divieto delle corride entrato in vigore nel 2012 - e per l’ambiente.

Con questo titolo, Barcellona si propone come città leader nella diffusione dei benefici della cultura alimentare vegana e vegetariana, impegnandosi a creare spazi di incontro ed iniziative per diffondere la consapevolezza dell’impatto del consumo della carne sull’ambiente, sulla salute e sull’inequità sociale.

Come affermò Alfred Bosch, il consigliere che aveva lanciato la proposta “Barcellona mira a diventare un punto di riferimento mondiale in questo ambito e attirare persone che condividono questa sensibilità, anche alla luce delle raccomandazioni ONU di ridurre il consumo di carne”.

Per diffondere la cultura vegetariana, sono in programma nella città una serie di iniziative concrete che puntano a sensibilizzare le coscienze e facilitare l’accesso all’informazione sulle opzioni di consumo vegane e vegetariane.

 

I lunedì senza carne

La prima azione a sostegno della cultura vegetariana sarà l’adesione alla campagna “Meat free Monday” (“Lunedì senza carne”), lanciata nel 2009 da Paul Mc Cartney e le figlie Mary e Stella.

I “lunedì senza carne” incoraggiano un processo graduale verso la dieta vegetariana, proponendo la sostituzione della carne con altre pietanze nei menù dell’amministrazione pubblica della città, tutti i lunedì.

L’obiettivo della campagna non è solo quello di evitare il consumo di carne una volta a settimana, ma è anche quello di modificare le abitudini e la cultura alimentare dei cittadini attraverso un’offerta culinaria alternativa, green e salutare

 

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Le altre iniziative Veg Friendly 

Un altro progetto programmato all’insegna del Veg Friendly è l’istituzione del “BCN Veg Point”, uno spazio pubblico di incontro tra imprese, associazioni, investitori e consumatori per favorire il commercio locale vegano e vegetariano.

Tra le altre iniziative, si prevede la pubblicazione di una guida vegetariana della città - in formato cartaceo e digitale - e la creazione di una app per trovare tutti i locali vegetariani e vegani presenti a Barcellona e in altre città catalane.

 

Un esempio per altre città

Già esistono altre città “a misura di vegetariano”, come quelle inserite nella classifica delle 5 città Veg Friendly pubblicata dal sito Happy Cow: Berlino, New York, Portland, San Francisco, Londra. In queste città è possibile trovare un’ampia scelta di ristoranti e caffetterie con menù vegani e vegetariani. 

Barcellona non è tra le 5 città Veg Friendly secondo i votanti di Happy Cow, ma lo è in un altro senso: è il primo caso in cui le istituzioni pubbliche decidono di assumere un ruolo attivo nella promozione di una dieta senza carne ed alimenti di origine animale.

Progetti come quello catalano segnano una piccola rivoluzione perché potranno essere emulati in futuro da altre città per avviare un vero e proprio cambiamento alimentare su vasta scala.

 

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