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Tinture per capelli? Meglio se naturali!

Vuoi tingerti i capelli, ma hai paura delle allergie? Il rischio è concreto, ma con le tinture naturali si riduce. Come riconoscerle? Quali sono gli ingredienti più allergizzanti?

Tinture per capelli? Meglio se naturali!

Come riconoscere le tinture per capelli naturali

Oltre la metà delle donne italiane predilige le tinture per capelli fai da te; la maggior parte di queste è attenta a cosa mette in testa e preferisce le tinture naturali.

Ma come si riconoscono le tinture per capelli naturali? Il modo migliore è ovviamente leggere attentamente l’etichetta: gli ingredienti di origine vegetale solitamente sono scritti in latino, quelli chimici, invece, sono generalmente riportati in inglese.

Leggere l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), cioè, appunto, la lista degli ingredienti, è fondamentale perché qualche volta le aziende produttrici di tinture per capelli parlano di prodotto naturale quando, magari, insieme a ingredienti vegetali la tinta contiene anche componenti chimici.

Oltre a leggere la composizione, un altro modo  per accertarsi di acquistare tinture per capelli interamente naturali è controllare la gamma dei colori disponibili e verificarne la capacità colorante: la gamma dei colori delle tinture per capelli naturali è limitata e non si allontana troppo dal rosso e dal castano, inoltre la capacità colorante è più limitata rispetto alle tinture realizzate con ingredienti di sintesi.

Le tinture per capelli naturali non riescono a coprire completamente i capelli bianchi e non sono in grado di cambiare totalmente il colore della capigliatura, al massimo si può ottenere un riflesso intenso. 

 

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Difendersi dalle allergie 

Quando si decide di tingersi i capelli bisogna fare attenzione alle allergie e le tinture per capelli completamente naturali danno meno allergie. Alcuni ingredienti chimici contenuti nelle tinte sono infatti potenzialmente molto allergizzanti; è il caso, per esempio, della parafenilendiamina, un ingrediente utilizzato anche nei tatuaggi non permanenti, ma pure di diaminobenzeni, diaminotolueni, resomicina, ovvero tutte sostanze chimiche ampiamente utilizzate nelle colorazioni di tipo permanente.

Un altro modo per difendersi dalle allergie, comunque, anche se si utilizzano tinture per capelli naturali, è fare il test di sensibilità. In pratica, così come è indicato solitamente sulle istruzioni d’uso di tutti questi prodotti, è bene testarli su una piccolissima parte del corpo (per esempio in una zona l’avambraccio) prima di metterli su tutto il cuoio capelluto e sui capelli.

Il test va fatto anche se si è già utilizzato un prodotto, soprattutto quando non lo si usa da molto tempo, per due motivi:

1) l’INCI potrebbe essere cambiato;

2) è possibile che si scateni una reazione allergica anche a un ingrediente che si è già utilizzato in passato perché la sensibilità del corpo cambia nel tempo.

 

Per approfondire:
>  Che cos'è e come si legge l'INCI

 

Immagine| Dylan Parker