Articolo

Serotonina, funzioni e utilizzo

La Serotonina è un neurotrasmettitore fondamentale per il nostro benessere psicofisico. L'ormone del buonumore ci aiuta a sostenere molte funzionalità che forse mai immagineremmo.

serotonina

Credit foto
©yuliaff / 123rf.com

Credit video
Montaggio: Claudio Lucca

 

Sentiamo spesso parlare di serotonina, di captatori di serotonina, di integratori utili quando vi sono squilibri dell’umore, ma di cosa si tratta esattamente?

 

Cos’è la Serotonina

La serotonina è un neurotrasmettitore, popolarmente detto “ormone della felicità”.


Viene sintetizzato dal sistema nervoso centrale e da alcune cellule del sistema gastro-intestinale. Interagisce a diversi livelli con molti recettori, circa 7 e questo rende la sua funzione articolata.

 

Innanzitutto immaginiamo il rilascio di serotonina nel cervello a livello del sistema nervoso centrale: una parte interagisce con i recettori dei neuroni bersaglio delle sinapsi, quindi la serotonina entra nel flusso informativo neuronale, mentre quella in eccesso o viene o degradata o riassorbita e immagazzinata nel terminale assonico, pre-sinaptico. 

 

Nel caso in cui la serotonina venga rilasciata in quantità modeste o ci sia stato un disequilibrio a livello neuronale il nostro umore subisce sbalzi patologici, anche condizioni di ansia, e se non intercettati per tempo possono portare alla depressione.

 

In questi casi vengono spesso prescritti farmaci che captano la serotonina e ne inibiscono la degradazione in modo da lasciarne disponibile una quota maggiore.

 

A cosa serve la serotonina

Le funzioni della serotonina sono molteplici e connesse “all’habitat” in cui viene secreta. Quando è prodotta dall’apparato gastrointestinale compartecipa alle attività digestive, stimola la muscolatura enterica attraverso la peristalsi. 

 

A livello del sistema nervoso centrale le sue funzioni sono più articolate con neurotrasmissioni specifiche:

  • Il senso di fame e di sazietà vengono regolati dalla produzione di serotonina, e se prodotta in dosi consistenti è in grado di eliminare il senso di fame, mentre al contrario se presente in quantità scarse ingenera “fame nervosa”.
  • il ciclo sonno-veglia è regolato dalla secrezione di serotonina poichè neurotrasmettitore precursore della melatonina, ormone del sonno.
  • la libido è influenzata dalla serotonina.
  • il buon umore. La serotonina influenza in positivo la sensazione di benessere allontana sensazioni depressive.

 

Leggi anche I cibi per aiutare il buonumore >>

 

Le funzioni della serotonina

Come anticipato, la serotonina entra in contatto con numerosi recettori e svolge in questo modo diverse funzioni estremamente importanti per il benessere del nostro organismo.

  • La serotonina è il cosiddetto "ormone del buonumore" come già anticipato, e sostiene gli equilibri umorali del nostro sistema nervoso centrale.
  • La serotonina è un precursore della melatonina, l’ormone che regola la qualità e la durata del nostro sonno. In questo rapporto la serotonina in caso di necessità viene convertito in melatonina e regola i ritmi di alternanza sonno-veglia.
  • La serotonina è utile nelle diete per il controllo del peso perché è in grado di modulare l’eccesso di appetito e fame bulimica. E’ attiva nei confronti degli psicoalimenti come carboidrati, cioccolato, caffè e aiuta a limitarne l’assunzione.
  • La serotonina è un neurotrasmettitore che parla anche al nostro secondo cervello: l’intestino e il sistema nervoso enterico. Agisce come regolatore delle secrezioni intestinali, in quanto contenuta nelle cellule enterocromaffini, e controlla condizioni di stipsi o di diarrea.
  • La serotonina interagisce con la muscolatura liscia, per intenderci con la muscolatura involontaria. Promuove la contrazione delle arterie, dei bronchi, dei vasi intracranici, della vescica.

 

Dove si trova la serotonina

Il precursore della serotonina è il triptofano. Si tratta di una sostanza non presente all’interno dell’organismo, ma introiettabile attraverso l’alimentazione. Alcuni cibi ne sono apportatori, e in sinergia con una serie di altri valori nutrizionali come carboidrati, vitamina B e ferro sollecitano il processo di stimolazione ormonale e consentono al triptofano di passare la barriera emato-encefalica.

 

I cibi consigliati per facilitare la produzione dell’ormone del buonumore sono carni magre, pesce di mare, legumi, yogurt, semi e cereali, cioccolato, latte, uova, miele, frutta molto zuccherina come banane, prugne, ciliegie e fichi, ananas, kiwi, verdura verde come indivia, spinaci, broccoli, lattuga e asparagi, pomodori.


Per consentire al triptofano di raggiungere il cervello è sufficiente mescolare alimenti ricchi di serotonina con i carboidrati che stimolano l’insulina che promuove l'ingresso di amminoacidi nelle cellule muscolari, fatta eccezione del triptofano che si troverà così in prima linea per accedere al cervello. 

 

Anche il microbiota intestinale gioca un ruolo nella produzione di serotonina, quella intestinale appunto. Quest'ultima regola la motilità intestinale e il metabolismo e collega i centri emotivi e cognitivi del cervello con la funzione dell'intestino, i due cervelli del nostro organismo.
Un'alterazione a livello del microbiota intestinale può quindi compromettere il trasporto della serotonina nel cervello modificando l'umore ed il comportamento.

 

Eccesso di serotonina

In caso di primi accenni di calo dell'umore e anche in condizioni di depressione conclamata, spesso vengono messe in atto cure farmacologiche che tendono a ricaptare la serotonina e a non degradarla, ma a metterla a disposizione del sistema sinaptico.

 

Anche in erboristeria possiamo accedere a rimedi che aiutano ad integrare le quote di serotonina come la griffonia, spesso sottoforma di 5-HTP, la versione di triptofano assorbibile dall'organismo, amminoacido precursore della serotonina, oppure l’iperico

 

E’ importante rispettare i dosaggi consigliati sempre sotto controllo medico, perché gli eccessi di serotonina portano importanti effetti collaterali. La sindrome serotoninergica è una possibile conseguenza di livelli di serotonina alta, con sintomi come agitazione, stato alterato, contrazioni muscolari, tremori, febbre, diarrea.

 

Carenza di serotonina

La carenza di serotonina può manifestarsi con vari campanelli d’allarme sia a livello psicologico sia fisico. Le cause possono essere di diversa natura: alcune persone ne secernono meno di altre, i recettori della serotonina possono non ricevere efficacemente la serotonina, la serotonina viene assorbita troppo presto, oppure si presentano bassi livelli di L-triptofano, vitamina D, vitamina B-6 o acidi grassi omega-3, necessari all’organismo per produrre serotonina.

 

Quando i livelli di serotonina sono bassi possono manifestarsi condizioni di:

  • ansia
  • stato depressivo
  • insonnia
  • irritabilità
  • scarsa memoria.
  • “fame di zuccheri”
  • aumento di peso
  • affaticamento
  • nausea
  • difficoltà digestive
  • stitichezza

 

Come aumentare la serotonina

Esiste uno stretto legame tra l’esposizione al sole e la produzione di serotonina ed endorfine, come riportato da uno studio della Fondazione Veronesi. 

 

L’aumento della serotonina è anche strettamente legato all’attività fisica. La corsa per esempio migliora la struttura e la funzione del sistema nervoso oltre a coadiuvare l’esposizione alla luce mentre si corre e rappresenta un’efficace rimedio antidepressivo. Infatti dopo una sessione di sport aerobico, l’umore migliora notevolmente. 

 

Anche l’attività sessuale riproduce lo stesso processo. Con l’assorbimento di serotonina si verifica un aumento di dopamina, in un processo del tutto naturale.

 

Un aiuto arriva anche da integratori di serotonina naturali, come già accennato, che collaborano alla sua sintesi. Alcune piante presentano alte concentrazioni di triptofano. Prima tra tutte la griffonia che esercita tutte le sue virtù stimolanti. Spirulina, iperico, genziana, rhodiola, luppolo aiutano a preservare le quota di serotonina nel nostro organismo.

 

In casi particolarmente gravi, in presenza di patologie depressive vere e proprie si ricorre ai farmaci. Esistono inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e sono farmaci antidepressivi che aiutano il corpo a utilizzare la serotonina in modo funzionale, inibendone la ricaptazione da parte dei recettori presinaptici e rendendo così la serotonina più disponibile a legarsi ai recettori postsinaptici. Ciò si traduce in più serotonina nelle sinapsi tra le estremità dei neuroni, aumentando la quantità disponibile per l’uso.

 

Leggi anche 8 piante da coltivare se soffri di depressione >>