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La mente nelle malattie autoimmuni

Aristotele diceva che nella mente non c'è nulla che non sia già stato nei sensi. Il punto sta a gestire la materialità in accordo con l'emotività. E non attaccare se stessi, come accade nella malattie autoimmuni. Approfondiamo questo argomento

La mente nelle malattie autoimmuni

La mente in molte tradizioni è causa e motivo di benessere e malattia, è l'ago della bilancia, è lo spartiacque e il bacino in cui si crea l'intenzione, la si rende forte, inattaccabile, al di là dei rapporti, delle emozioni che possono travolgere e confondere.

La mente è colei che "tiene le briglie di cavalli che possono anche imbizzarrirsi", per fare un parallelo con il mito filosofico.

Cosa accade quando il corpo si rivolta contro se stesso, come nelle malattie autoimmuni? Vediamo cosa si innesca nel corpo e nella mente   


La mente e le malIattie autoimmuni: cosa accade nella persona

ll meccanismo delle malattie autoimmuni potrebbe essere spiegato, in modo molto semplicistico, come una lotta del corpo contro se stesso, come un innescare una bomba a orologeria contro la propria persona.

Ovvio, non vi è una volontà cosciente ed è anche vero che non si conosce ancora esattamente il meccanismo fisiologico che fa andare in quella direzione, né il procedimento che porta a uno stato controllabile o degenerativo. In sintesi, è come se gli antigeni diventassero dei virus invasori. Se pensiamo al corpo come a un sistema, anzi all'insieme corpo-mente, è come se il sistema andasse in tilt; non riconosce ciò che è proprio dell’organismo e ciò che gli è estraneo.

Si sa che la patologia inizia nella mente e si manifesta nel corpo. Tra le malattie autoimmuni più conosciute ricordiamo il lupus eritematoso sistemico, malattie tiroidee, psoriasi, sclerosi, artrite, malatie a carico del sistema gastrointestinale, connettiviti e vascoliti.

Tra le cause si sa che la genetica gioca un ruolo importante. La scienza sta cercando con un approccio integrato, che inizia a tenere conto anche delle discipline olistiche.

Un esempio su tutti: la meditazione. Pare che la meditazione abbassi i livelli di stress che possono condurre il sistema a "impazzire", in quanto va a regolare e normalizzare le onde cerebrali, a tornare a quella dimensione guaritrice che dà solamente il silenzio interiore.

Il dolore non è un'invenzione del paziente e ha radici molto profonde, innestate dentro abitudini comportamentali che si sono rinsaldate a scapito del benessere della psiche e degli organi interni, dal momento che siamo un unico sistema complesso. 

 

La resilienza e la malattia

 

La malattia autoimmune, la mente, le emozioni  

In molti casi lo scatenarsi di una malattia autoimmune viene ricondotta a un’incapacità fondamentale di verbalizzare le proprie emozioni. A monte, vi è anche l'incapacità di riconoscerle, chiamarle con il proprio nome, vederle come tali.

In molti casi la malattia autoimmune viene spiegata come una difesa. Da cosa ci si difende? Da quella che viene definita disintegrazione emotiva.

Quando non si riesce a risolvere un conflitto emotivo ecco che la mente va in allarme e conseguente difesa. Questo crea uno stress che va ben oltre la soglia che si può gestire in modo sano e funzionale.

L'approccio alla malattia non può essere quello di una mera riduzione della componente sintomatica. Occorre una revisone totale della gestione emozionale, un'apertura verso il nuovo, un sostegno piscologico concreto.

A questo porposito segnaliamo il sito dell'APAI Onlus (Associazione Patologie Autoimmuni Internazionale) nata allo scopo di divulgare un determinato approccio alla patologia autoimmune e aiutare coloro che ne sono colpiti. 

 

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