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Ansia da partenza? Ecco come sconfiggerla

L'ansia da rientro la conosciamo. Ma quella da partenza, esiste davvero? Ecco qualche consiglio per alleviarla in vista delle vacanze tutte da godere da soli o in compagnia e levare l'ancora per davvero

Ansia da partenza? Ecco come sconfiggerla

L'ansia da partenza è qualcosa di cui si parla poco, ma esiste per davvero. Specialmente quando ci si sente al sicuro in comitive che non sono cambiate mai e si muovono attraverso gli stessi identici schemi o quando si è totalmente identificati con il proprio lavoro.

Esistono modalità specifiche per scoprire il livello di rischio di ansia da partenza, che consistono in veri e propri test per capire quanto ci si stia lasciando cogliere dall'ansia di fare, chiudere.

 

L'ansia pre partenza da stress lavorativo e non

Molto spesso l'ansia è generata da pensieri che vanno fuori controllo e di solito sono legati in ambito lavorativo al ruolo immediatamente superiore a quello occupato (un capo, un responsabile, etc): ci si preoccupa di non aver lasciato le cose a posto, ci si chiede cosa penserà il datore di lavoro ritrovando le cose così al suo rientro.

In altri casi c'è l'ansia delle infinite cose da sistemare che impedisce di partire in serenità; capita quindi che si è già in vacanza ma il pensiero va di continuo alle scadenze e alle pratiche che si dovranno affrontare al rientro.

Fare i test psicologici per l'ansia da partenza può essere un primo step per avere un quadro generale, una revisione globale, capire anche a che punto della vita si è, se ci sono modalità che occorre rivedere, se l'atteggiamento con cui si stanno affrontando le cose non è dei migliori.

 

Che ruolo ha il respiro nella gestione dell'ansia anticipatoria

 

Altri casi che generano ansia da partenza

Vediamo i casi più comuni di ansia da partenza e successive soluzioni che si muvono a cavallo tra corpo e mente, spiritualità e praticità:

  1. Può capitare che tutto nel corpo e nella psiche inviti a una vacanza in solitaria e invece ci si ritrova incastrati negli stessi identici meccanismi dettati dalle funzioni che si attivano quando gli esseri umani si muovono "in gregge". Magari si ha la parte degli "organizzatori a tutti i costi" e non ci si accorge di quanto questo ruolo inizi a pesare, di quanto stress procuri.
  2. Avviene che una relazione ancora non sia stabile e nessuno dei due abbia il coraggio di buttarsi, che si resti in un limbo che basterebbe rompere attraverso una semplice domanda: vieni con me?
  3. Succede altre volte che la quotidianità sia talmente legata agli schemi lavorativi che nel momento in cui questi vengono meno, ci si svuoti, ci si senta nulli. Succede che ti senti privo di scopo e non riesci davvero a staccare dalle e-mail di lavoro, dai pensieri che ruotano attorno alla professione.
  4. Si è lavorato molto, tutti, famiglia o amici ci si aspettano che si vada in vacanza, ma tu, personalmente, staresti a casa per tutto il tempo, a recuperare il sonno, dedicarti ai tuoi talenti, pensare a nuovi progetti.

 

Come uscire dall'ansia pre partenza o cercare almeno soluzioni creative? 

Nel primo caso occorre prendere tempo; probabilmente la vocina che sussurra: vattene in solitaria quest'anno! si è già manifestata, ma è dura darle il rilievo che merita. Fai come Quinto Fabio Massimo detto il Temporeggiatore: aspetta. Stattene con te stessa/o e lascia un po' altrove il cellulare. Chiudi gli occhi e lavora di visualizzazione pura, creando proprio la situazione estiva che vorresti. Poi, quando la voce è diventata abbastanza robusta, tirala fuori, con quella decisione che non aspetta conferme e non ammette obiezioni.

Nel secondo caso, ci vuole coraggio, cuore. Buonissime tutte le pratiche yoga che lavorano sul chakra del cuore. Si possono utilizzare cristalli di rocca per potenziare l’effetto delle pietre, tenendoli in mano o disponendoli in cerchio intorno al corpo, con le punte rivolte al centro: scaricare e sciacquare le pietre sotto l’acqua fredda dopo l’uso. 

Gli oli essenziali correlati al quarto chakra sono: 
> olio essenziale di cipresso
> olio essenziale di legno di rosa, 
> olio essenziale di melissa,
> olio essenziale di neroli
> olio essenziale di verbena, 
> olio essenziale di pino,
> olio essenziale di rosa damascena.

Potete lasciarli vaporizzare nell'aria prima di prendere il coraggio di fare la proposta.  

Nel terzo caso, occorre rientrare nel proprio corpo: è bene studiare i movimenti codificati in tempi antichi conosciuti come i 5 tibetani, intrinsecamente collegati alla dottrina dei chakra, per avere benefici ogni mattina e restare davvero ancorati alla verità: tu non sei il tuo lavoro. Di fatto, il tuo lavoro può darti da mangiare e in molti casi fortunati si sposa con la creatività innata della persona (ma anche in quel senso diventa poi difficile staccare); comunque, tu sei prima di tutto un essere che respira e deve nutrirsi e mantenere equilibrio. Per ricordarti questo sono ottime tutte le discipline come il tai chi chuan e la bioenergetica. 

Nel quarto caso, si può anche pensare di non rinchiudersi ma di aprire un varco e creare insieme ai propri familiari. Se si è appurato che gli altri membri della casa sono d'accordo nel restare, si può decidere di vivere la dimensione casalinga in modo del tutto nuovo: magari c'è una parete che volevate ridipingere da tempo o un corso che si voleva fare insieme; ci si può avvicinare per esempio al feng shui, antica arte geomantica cinese. Ripulire la casa è ripulire anche noi stessi, internamente. E ripartire alla grande. 

 

Ecco invece i rimedi per l'ansia da rientro dalle vacanze

 

Per approfondire:

> Ansia, sintomi e rimedi naturali