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A Terni la filiera circolare della canapa

Della canapa industriale non si butta via niente e si possono ottenere dalla fibra tessile al gelato alla carta igienica. Una piantina milleusi in grado di dare una sferzata "green" al paese con una previsione di 40mila ettari di canapa da seminare nel 2018: scopriamo il progetto di rinascita verde di Terni e la prima filiera circolare della canapa tutta italiana.

A Terni la filiera circolare della canapa

Umbria goes green: il Rinascimento umbro è verde

Nasce a Terni, in Umbria, la filiera circolare della canapa. Per intenderci, si tratta della canapa "buona", quella industriale e priva della sostanza attiva Thc. 

Attraverso lo spin-off ReViride una giovane società locale ha portato in Camera di Commercio un progetto per dare vita a una "rinascita dal verde".

Tutto parte dalla canapa, una pianta dai mille usi: alimentare, tessile, come biocarburante naturale e per le biocostruzioni nell'edilizia, non ultimo la coltivazione benefica e rigenerante per il terreno e il territorio.

Una piantina tenace e resistente che è in grado di bonificare l'ambiente e creare posti di lavoro.

Questa spettacolare "Primavera Verde" di Terni ricorda molto da vicino l'impesa inglese di Incredible Edible; non da meno pensa persino di realizzare un "Bee Hotel" per le api soltiarie, in collaborazione con l'associazione Buono che si occupa di apicoluta, ricerca e divulgazione scientifica.


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Canapa sì, ma non per fumare

Fumare la canapa è il peggior modo di assimilarla: i ragazzi della società agricola Hesalis, start-up che sta portando avanti il progetto ReViride, dice però un "no" secco alla canapa leggera da fumare (Umbria24.it ).

La coltivazione della canapa per loro guarda oltre il fumo e si propone di portare avanti le coltivazioni per dare una sferzata in senso "green" all'economia del paese, grazie anche a questa pianta.

Dall'estrazione all'utilizzo erboristico, passando per l'edilizia, la cosmesi e la bio-ingegneria: tutto questo è ben lontano dalla mera combustione della canapa.

Questi ragazzi si sono aggiudicati lo scorso 2017 il premio come "Mejor proyecto industrial de Expo Canamo 2017"  all'interno del contest Edison Pulse, aSiviglia (Ansa).

Loro iniziativa è la mappatura degli spazi verdi del comune e la semina delle aree di verde pubblico della cittadina umbra: piantine di canapa e altre verietà di vegetali destinate al miglioramento ambientale e alla crescita della biodiversità locale.

E, come annunciano nel blog di Hesalis, "Per il 2018 verranno seminati  40.000 ettari di canapa in tutta Italia. La Green Revolution è partita"

 

Dalla fitorimediazione naturale al gelato: con la canapa si vive verde!

Il progetto di fitorimediazione naturale - intesa come tecnologia naturale di bonifica dei terreni che utilizza alcune piante che sono in grado di fitoestrarre metalli pesanti in terreni contaminati - ReViride vuole essere un punto di partenza per fare girare l'economia e la società italiana in modi nuovi, diversi e sostenibili.

Dalla bioplastica, alla carta igienica, passando per il gelato alla canapa: l'obiettivo è quello di raggiungere un pubblico vasto, scavalcando i vecchi pregiudizi e portando avanti iniziative di lavoro, collaborazione e diffusione di un prodotto dalle infinite potenzialità.

 

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