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4 quesiti, 4 schede. Informazioni sul referendum abrogativo

Sono 4. Non sono moschettieri ma quesiti referendari. Due riguardano l'acqua, uno il nucleare, uno il legittimo impedimento. Qualche informazione chiara e semplice sul referendum abrogativo del 12-13 giugno, le cui sorti sono importanti per l'Italia e i suoi cittadini

4 quesiti, 4 schede. Informazioni sul referendum abrogativo

Diamo spazio al referendum del 12 e 13 giugno perché pensiamo si tratti di uno strumento di cittadinanza attiva e di un momento importante per il futuro del nostro paese.

A prescindere che andiate a votare o meno, vorremmo comunque dare qualche informazione chiara e semplice sugli effetti del referendum abrogativo del 12-13 giugno 2011.

Il referendum, lo ricordiamo, sarà considerato valido solo previo raggiungimento del quorum, solo cioè se andrà a votare il 50% + 1 degli aventi diritto.

 

Referendum abrogativo: 4 quesiti, 4 schede

4, e non parliamo di moschettieri. Se proprio vogliamo andare per associazioni altre, scegliamo i colori. Non colori a caso, ma quelli delle schede che finiranno nelle mani dei votanti per il referendum abrogativo del 12 e 13 giugno.

 

SCHEDA ROSSA - PRIMO QUESITO - ACQUA

Il primo quesito, come il secondo, riguarda l'acqua. nello specifico il primo concerne l'affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, tra cui il servizio idrico. In riferimento all’art. 23 bis della legge 133/2008, la gestione del servizio idrico può essere affidata a soggetti privati o a società a capitale misto pubblico-privato. Votando “SI” si abroga la norma. In altre parole dire sì significa volere che i servizi pubblici di rilevanza economica, tra cui l’acqua, siano gestiti da enti pubblici che non hanno scopo di lucro. Votando “NO”, si vuole mantenere in vigore la norma, che affida la gestione di questi servizi a soggetti privati.


SCHEDA GIALLA - SECONDO QUESITO - ACQUA

Il secondo quesito riguarda l’abrogazione parziale dell’Art.154 del Decreto Legislativo n.152/2006, secondo il quale è possibile determinare la tariffa del servizio idrico integrato “in base all’adeguata remunerazione del capitale investito”. Votando “SI” si intende abrogare la norma per cui il prezzo dell’acqua all’utente, si determina in base al capitale investito dai gestori e allo stato di salute delle loro aziende. Votando “No”, si intende mantenere in vigore la disposizione.

Abbiamo già avuto modo di analizzare più nel dettaglio i primi due quesiti del referendum sull'acqua pubblica qui su Cure Naturali.
Altri siti utili:

- Comitato Promotore per il sì all'Acqua Pubblica:
- Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

 

SCHEDA GRIGIA - TERZO QUESITO - NUCLEARE

E siamo al terzo quesito del referendum abrogativo. Votando “SI”, si abroga l’art. 7, comma 1, lettera d del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n. 133 sulla libertà di realizzare centrali termonucleari nel territorio nazionale e di dirottare i fondi dedicati alle energie rinnovabili verso il nucleare. Si vota “SI” se non si è d’accordo sul ritorno al nucleare, si vota “NO” se si vuole il ritorno dell’Italia al nucleare.

 

SCHEDA VERDE - QUARTO QUESITO - LEGITTIMO IMPEDIMENTO

Con il quarto ed ultimo quesito si vuole abrogare l’articolo 1 (commi 1, 2, 3, 5, 6) della legge 7 aprile 2010, numero 51, sul legittimo impedimento. La disposizione disciplina i casi in cui il presidente del Consiglio e i ministri possono, qualora commettano un reato penale, non comparire in udienza penale finché dura il periodo del loro mandato. Si vota “SI” se si vuole che il presidente del Consiglio e i ministri non godano più del legittimo impedimento, si vota “NO” per mantenere in vigore la legge.

 

Votare: come, dove, quando

Come deciso dalla Corte di Cassazione, i giorni in cui si vota per il referendum abrogativo sono:

Domenica 12 giugno dalle 8 alle 22
Lunedì 13 giugno dalle 7 alle 15

Occorre presentarsi al seggio indicato sulla propria scheda elettorale, muniti di documento d’identità in corso di validità.
In caso di smarrimento o furto della scheda è possibile recarsi all’ufficio elettorale del proprio comune per ottenere il duplicato.

Coloro che vogliono votare per il referendum da fuori sede, possono accreditarsi come rappresentanti di lista rivolgendosi ai promotori del referendum. Per ulteriori informazioni consultate:

Immagine | Logo contro astensione dal voto