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Migranti e assistenza sanitaria

Lodevole l'iniziativa di un gruppo di volontari, medici, infermieri e non solo che hanno preso parte al progetto "Salute Migrante": ecco come l'assistenza sanitaria diventa, a Roma, un gran cuore aperto e mani tese per le persone in transito verso altri Paesi.

Migranti e assistenza sanitaria

Perchè il progetto "Salute Migrante"

Il progetto "Salute Migrante" è nato per finanziare gli aiuti ai migranti che necessitano di prima assistenza. Questo ha preso il via positivamente grazie alla piattaforma di crowfounding Eppela: il finanziamento si è chiuso in data 29 dicembre 2017 e ha permesso di raccogliere poco più di 5 mila euro.

Questi soldi servono e serviranno per migliorare le condizioni di accoglienza della gente in transito, per portergli offrire un minimo di cura, per sostenere minori e donne in gravidanza o soggetti traumatizzati, ma non solo. Il tutto attraverso l'uso di risorse e materiali necessari per aiutare ed evitare il diffondersi di contagi: da farmaci specifici, a strumentazioni mediche, materiale per medicazioni e per l'allestimento in fase di visita. 

 

Rete di accoglienza per i migranti

Sono circa 150 mila i migranti che nel 2015 sono fuggiti da guerre, dittature e povertà, sbarcando in Italia per poi transitare e proseguire il loro viaggio verso il Nord d'Europa. Queste persone vengono principalmente da Nigeria, Etiopia, Sudan, Eritrea e la capitale non ha un punto di degna accoglienza per assicurare loro un primo aiuto. 

Grazie a una rete solidale che ha avuto iniziato grazie ad associazioni come "Baobab Experience"  e "Diritti al Cuore" è nata un'equipe di semplici volontari, medici, infermieri che hanno dato il loro contributo, effettuando visite mediche e aiutando i migranti.

 

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Assistenza sanitaria migrati a Roma

Grazie all'esperienza fatta sul campo, durante le missioni in Africa, i volontari lavorano facendo un triage, poi raccolgono informazioni di base e, una volta visitati, viene consigliata loro la terapia necessaria.

Ma dove si possono trovare queste persone? Per la strada. Si perchè il tutto non ha una sede specifica a Roma, le persone sono state visitate in punti di incontro e cura lungo via Cupa e poi alla stazione Tiburtina. Spesso con condizioni climatiche avverse, in situazioni difficili, senza la privacy necessaria. Altrettanto spesso ci si è trovati di fronte a casi difficili, donne incinte o vittima di violenze

Tra gli altri progetti che l’onlus apolitica e aconfessionale "Diritti al Cuore" promuove in Senegal vi sono: il sostegno a distanza dei bambini di Camberene (Dakar) e il progetto Fatou studia, sostegno scolastico a studentesse di medicina ed infermieristica. In Italia, oltre il progetto Salute Migrante, l'associazione organizza seminari e conferenze sui temi dei diritti umani, cooperazione internazionale e libera informazione, corsi di preparazione al volontariato, eventi culturali e di raccolta fondi.

 

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