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Idee eco per una Pasqua naturale

Emozionatevi con i canti sacri siciliani di origine araba, colorate le uova in modo naturale, realizzate candele con i gusci e divertitevi a fare origami di colombe con carta riciclata: ecco le eco-idee per una Pasqua all'insegna della contaminazione!

Idee eco per una Pasqua naturale

Bollono le uova in compagnia!

Per realizzare simpatiche decorazioni naturali e decisamente eco con le uova basta poco. Anzitutto bisogna farle bollire. Ma non da sole! In un pentolino capiente mettere le uova e coprirle di acqua insieme a un cucchiaio di aceto. Dovrete poi procurarvi dei coloranti naturali da mettere in pentola. Dove si trovano? Ma nella dispensa di casa! Sono caffè e tè, per le tinte marroni; la buccia d’arancia, la curcuma o lo zafferano per il giallo; per il rosso procuratevi una barbietola; per il verde utilizzate gli spinaci; per il viola la buccia della cipolla, il cavolo nero e il mirtillo. Mettete in pentola il vostro colorante naturale e lasciate bollire per circa quindici minuti, ed ecco le vostre uova colorate belle pronte! Se desiderate un effetto lucido finale basta ungere il guscio con dell’olio d’oliva e lasciare asciugare. Fate attenzione: le uova bollite non devono essere lasciate fuori dal frigo per più di due ore, e resistono in frigo per circa una settimana.

 

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I segnaposto naturali sono sassi, candele od origami

Molti simboli pasquali della tradizione popolare hanno un’origine e una simbologia pagana. Primo fra tutti l’uovo, simbolo della vita che nasce, del passaggio dal sonno alla veglia, dall’inverno alla primavera. Era infatti tradizione pagana donare uova, in segno di augurio, proprio all’inizio della primavera. Ecco quindi qualche simpatica e semplice idea per regalare a parenti e amici un uovo, segno di rinnovamento, purezza e rigenerazione. Un uovo non di cioccolato, ma fatto di natura. Se vivete vicino a un fiume, fate una passeggiata lungo le rive e raccogliete dei ciottoli a forma di uovo. Una volta che ne avrete trovato uno per ogni commensale, lasciate spazio alla vostra fantasia: colorateli con tempere o acquerelli, o se preferite lasciateli al naturale. Scrivete quindi il nome dell’invitato da una parte, e un augurio dall’altra!

Se preferite che il messaggio di augurio venga portato dalla classica colomba, ecco qui tutti i dettagli su come realizzare dei simpatici origami a forma di colomba. Fate cinguettare un messaggio d'augurio, dopo esservi divertiti a imparare come si fanno, naturalmente il tutto con carta riciclata!

Sappiate infine che anche le uova rotte per fare la frittata possono essere riutilizzare per fare delle simpatiche candele pasquali segnaposto. Basta riuscire a spezzarle in due, lasciando la base un po’ alta. Poi bisogna avere a disposizione dei portauova in cui mettere il mezzo uovo, appoggiato dalla parte della base. Qui va infilata una candela bassa, come le tea-light, oppure, ma ci vuole più tempo, farvi fondere della cera e mettere uno stoppino. Per dare un tocco green scrivete con un pennarello o delle tempere i nomi degli invitati su foglioline di salvia, alloro, quercia o altro a piacere.

 

Pensierini colorati e "lamenti" siciliani

Anche a Pasqua è bello condividere con gli amici cari dei pensierini e delle frasi di affetto. Per esempio scrivere Buona Pasqua in tutte le lingue del mondo, per ogni invitato, in un rotolino di carta legato con uno spago. Oppure si può scrivere un simpatico messaggio legato al profondo significato pasquale, ovvero alla purezza, alla vita che nasce, alla rigenerazione di corpo e mente. O ancora riprendere le tradizioni siciliane e conoscere insieme e ascoltare le incredibili contaminazioni avute con il mondo arabo nei canti delle Lamentanze, Lamenti, o Lamentazioni. Si tratta di forme poetico-musicali popolari polifoniche che accentuano il pathos narrativo della drammatizzazione e sono eseguiti dai cosiddetti “lamintaturi”. Oggi i lamenti sono eseguiti solo durante le processioni della Settimana Santa, soprattutto dalle persone più anziane. Molto spesso i testi dei lamenti sono incomprensibili alla gente che li ascolta, ma quel che conta è la suggestione e le emozioni che essi riescono a far nascere. Sono il grido di dolore della Madre per la perdita del figlio, l’urlo dell’umanità per non aver compreso la Parola di Gesù.

Immagine | Just two farm kids