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Giornata nazionale degli alberi, i maestri di vita

A un albero si può affidare tutto. Si possono lasciare pensieri, preoccupazioni. Un albero si può abbracciare. Forte, più forte. E il 21 novembre li festeggiamo tutti e tutti insieme, nella giornata nazionale

Giornata nazionale degli alberi, i maestri di vita

Istituire una giornata mondiale per qualcosa che ogni giorno ci tiene in vita sembra il minimo. Stiamo parlando degli alberi.

Il 21 novembre è stata istituita la Giornata Nazionale degli Alberi e ne dà notizia anche la Gazzetta Ufficiale con tanto di Decreto risalente al 31 maggio 2016.

Vediamo insieme di cosa si tratta.

21 novembre: giornata nazionale degli alberi 

Fa bene al cuore e a tutto l'organismo sapere che nel nostro paese viene celebrata la Giornata Nazionale degli Alberi.

E fa anche una certa tenerezza leggere quanto riportato dalla Gazzetta: "in occasione della celebrazione della Giornata nazionale degli alberi, le istituzioni scolastiche, in collaborazione con i comuni e le regioni e con il Corpo forestale dello Stato, curano la  messa a dimora in aree pubbliche, individuate d'intesa con ciascun comune, di piantine di specie autoctone, anche messe a  disposizione  dai  vivai forestali regionali, preferibilmente di provenienza locale".

In sintesi, per chiunque si stesse chiedendo quale fosse il modo migliore per onorare questa giornata, ecco qui: piantare piantine.

In accordo con le direttive del Corpo Forestale dello Stato riguardo al tipo di piantine e al sito di piantagione, la celebrazione diventerà un vero e proprio momento didattico in molti istituti scolastici per conoscere il suolo, capire come preparare il terreno, mettere a dimora.

Per i bambini (ma anche per gli adulti) piantare una piantina è tanto importante, perché consente di ricontattare quella parte che sa che le cose hanno bisogno di un tempo per maturare, per crescere. Psicologicamente è molto importante, il messaggio che risuona è quello della pazienza, della cura che include la capacità di maturare e far maturare.

Gli alberi sono gli esseri viventi più antichi del nostro pianeta, ci permettono di respirare e ci insegnano che possiamo stare dritti solo a partire dalle nostre radici.

In tutto il suolo nazionale si svolgeranno incontri dedicati, tavole rotonde, seminari, specie in ambito scolastico ma anche in seno a federazioni di trekking e camminata ercusionistica. 

Il tema scelto per la giornata del 2015 è “L’albero padre del cibo: verso un’alimentazione sostenibile”, tema che accosta il valore ambientale a quello della sicurezza alimentare. Ed essendo a ridosso del natale, non possiamo che suggerirvi di continuare a celebrare anche con un albero di natale ecologico e optare per regali ecosostenibili...

 

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Gli alberi e il cambiamento interiore 

Se da un punto di vista di comportamento dei cittadini ci deve essere una maggiore attenzione all'inquinamento, alla produzione di scarti e curiosità verso il processo di eliminazione degli stessi, anche da piccoli atteggiamenti si può fare la differenza in scala più grande.

Ad esempio, se anche si sta camminando in città, e magari si sta parlando con una conoscente o un amico alquanto angosciato da qualche problema, spostare l'asse d'attenzione e ricondurre lo sguardo a un albero aiuta prima di tutto a ricollocarsi, anche se a passeggiare siamo da soli e preoccupati lo siamo veramente.

Senza gli alberi non vivremmo e non dobbiamo dimenticare che gli alberi sono fonte di ispirazione per molte discipline motorie, dallo yoga al tai chi chuan; tanti cues immaginativi (stimolazioni che l'insegnante dà al praticante in modo da fargli percepire meglio il processo energetico e fisiologico) partono proprio dagli alberi.

Il tronco, anche anatomicamente, prende proprio il nome del tronco degli alberi ed è tanto importante tenere questa parte del corpo in uno stato di benessere continuo, in quanto la colonna vertebrale è il nostro "pilastro" e il benessere delle vertebre influenza anche quello degli organi interni e viceversa.

Fin dai popoli antichi gli alberi sono oggetto di culto, richiamo di medicina. Abbracciare un albero è un gesto bellissimo, ma ci si dovrebbe anche prendere il tempo di ascoltare, dire, lasciar andare. Non si abbraccia un albero e si sta subito bene, si abbraccia un albero e si lascia che tutto o niente avvenga.

E di solito avviene quello che potremmo definire tutto, la cosa più importante: la mente si calma, il cuore si connette, le radici affondano. Questi sono i predisposti per il cambiamento interiore.

Buona giornata mondiale dell'albero, siate radicati e morbidi, fissi e fluttuanti. Guardate gli alberi, ringraziateli in silenzio spesso.

 

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