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Centrali e miniere di carbone in Europa

L'Europa può sostenersi senza il carbone? Stando agli ultimi dati, il vecchio combustibile nero è ormai in discesa, con netto vantaggio delle energie alternative e rinnovabili: ecco il programma "Europe Beyond Coal", per un'Italia "pulita" entro il 2025.

Centrali e miniere di carbone in Europa

L'Europa al di là del carbone

Stando a quanto riporta TheMediTelegraph in Europa le rinnovabili stanno mandando in soffitta il carbone, o quasi. Si stanno infatti facendo, dati alla mano, passi da gigante nella lotta al carbone e nella rivoluzione dell'energia pulita e delle scelte sostenibili.

Negli ultimi cinque anni infatti sono aumentate le fonti di energia rinnovabile, al punto di superare, durante lo scorso 2017, il carbone in termini di erogazione d'energia prodotta. 

Secondo i dati Eurostat, ormai solo il 19% dell’energia europea viene generata da combustibili solidi come il carbone; un altro 24% è generato da fonti come il gas naturale e il petrolio greggio e la restante quota si divide tra le rinnovabili e il nucleare.

L’Italia, per parte sua, insieme ad altri paesi come Portogallo e Paesi Bassi, ha annunciato, sulla scia di Francia e Gran Bretagna, l’uscita dal carbone entro il 2025, seguendo il programma di abbandono del vecchio combustibile nero chiamato Europe Beyond Coal, un progetto che mira ad arrivare ad una Europa senza il carbone entro il 2030

 

Le centrali di carbone in Europa

Dal sito CoalMap si può leggere e vedere chiaramente dove sono dislocate le circa 250 centrali a carbone europee, cinque delle quali sono in Italia. Miniere e industrie del carbone restano soprattutto attive nell'sud-est europeo, tra la Polonia, la Romania, la Croazia, la Serbia, la Turchia; ma ve ne sono ancora anche in Germania e in Spagna.

L'Unione Europea ha in sostanza ancora circa 250 centrali a carbone attive, sparse in una ventina diversi Stati dell'UE. La battaglia che vede in prima linea ora GreenPeace, con WWF che sostiene su altri fronti, riguarda in particolare le centrali e miniere di carbone polacche di Kozienice, secondo impianto più grande d’Europa, Turow, che si calcola inquini l’acqua potabile di 30mila persone, e infine l'inquinante centrale di Opole


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Contro il carbone, per salvare vite

La transizione energetica è ormai evidente: come precisa l'agenzia tedesca Agora, che ha lavorato in collaborazione con l'inglese Sandbag per raccogliere dati e sviluppare report, le rinnovabili e le fonti alternative sono in pieno sorpasso sul carbone.

Ma non è tutto oro quello che luccica: una delle problematiche che emerge è la questione lavoro: dove andranno tutte le persone delle centrali che chiuderanno entro il futuro prossimo?

L'agenzia Ansa sottolineava la questione già un anno fa, parlando della sistuazione spagnola. 

Si rende forte quindi la necessità, da un lato, da parte dei vari stati di far fronte a questa emergenza anche dal punto di vista economico, attraverso sovvenzioni, fondi europei, incentivi ambientali e sostegni pubblici adeguati.

 

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