Articolo

Ritmo e suono: armonia tra corpo e anima

La musicoterapia è inquadrabile all'interno delle terapie espressive o metodologie d'intervento che si servono di mediatori artistici, stimolando così il processo creativo della persona per migliorare la qualità di vita. La musicoterapia è oggi impiegata sia in ambito psicopedagogico che in ambito clinico: prevenzione, riabilitazione e terapia
La musicoterapia ad indirizzo educativo contribuisce allo sviluppo delle capacità cognitive, sensoriali, relazionali e affettive che a loro volta promuovono la socializzazione e l'auto-determinazione del bambino.
Tutta la vita del cosmo è regolata da ritmo e armonia! http://fenicesabina.blogspot.it/

Il concetto di musica come terapia si è tramandato dai tempi antichi fino ad oggi grazie ai monaci e ai medici. Ecco perché si parla di musicoterapia come terapia di anima e corpo

Fin dal grembo materno il feto non conosce un attimo di silenzio, inizia sin dall'ora ad imparare attraverso le esperienze sonore, uditive, cinestetiche, emotive e propriocettive.

 

Il suono è in grado di coinvolgere la parte irrazionale della psiche e può procurare benessere, in chi la ascolta o la pratica, ricostruendo o rafforzando l'armonia interiore.

L'arte della musica crea un'armonia che è in grado di riconciliare il nostro conscio con la nostra parte “ombra”, procurando una maggiore accettazione di sé e promuovendo le proprie potenzialità e abilità.

La musica non è solo un sapere tecnico, è anche e soprattutto un sapere scientifico.

La letteratura scientifica riporta numerose testimonianze sugli effetti positivi e curativi che la musica ha su ansia, depressione e più in generale sul tono dell'umore.

 

La musicoterapia è oggi impiegata sia in ambito psicopedagogico che in ambito clinico: prevenzione, riabilitazione e terapia; e nello specifico nel trattamento dei disturbi relazionali ed emotivi del bambino, dell'adulto, nel trattamento dei disturbi mentali e dell'handicap fisico e sensoriale, nel trattamento degli stati di incoscienza comatosi e nelle varie demenze (senile, Alzheimer,...).

La musicoterapia ad indirizzo educativo contribuisce allo sviluppo delle capacità cognitive, sensoriali, relazionali e affettive che a loro volta promuovono la socializzazione e l'auto-determinazione.

Sebbene sia opinione comune da parte del mondo scientifico che la musicoterapia rechi giovamenti, l'indicazione specifica dell'utilità della musicoterapia va valutata caso per caso.

 

In un quadro generale dei diversi metodi di musicoterapia impiegati possiamo identificare:

  • le musicoterapie attive dove il cliente interviene direttamente con un'espressione creativa attraverso la manipolazione di strumenti e l'improvvisazione corporea-sonora-musicale;

  • le musicoterapie passive o ricettive in cui la persona ascolta e l'obiettivo è quello di procurare rilassamento;

  • le musicoterapie integrative che nascono dalla combinazione dei due metodi precedenti.

La musicoterapia è un'attività clinica con finalità preventive, riabilitative e terapeutiche che attraverso comunicazione sonoro-corporea-musicale apre nuovi canali comunicativi tra il conduttore e il cliente. La relazione favorisce l'espressione, l'integrazione e l'elaborazione dei bisogni. Il veicolo comunicativo è la musica che libera emozioni, conflitti interni e trasmette stati d'animo.

Conduttore e cliente comunicano attraverso la postura, la gestualità, le espressioni del viso e dello sguardo; mentre per coloro che hanno deficit visivi la comunicazione non verbale avviene attraverso informazioni uditive dello spostamento corporeo.

Da sempre l'uomo si esprime prima che con la comunicazione verbale con quella non verbale: gesti, ritmo del respiro etc.. comunicando in questo modo la propria musicalità nel contatto con l'altro. La musica è un linguaggio universale.

La musicoterapia non insegna la musica cioè a cantare o suonare uno strumento, né è necessario averne padronanza.

La musicoterapia è inquadrabile all'interno delle terapie espressive o metodologie d'intervento che si servono di mediatori artistici, stimolando così il processo creativo della persona per migliorare la qualità di vita.

Tutta la vita del cosmo è regolata da ritmo e armonia!

Melissa Pignaffo

http://fenicesabina.blogspot.it/

 

BIBLIOGRAFIA

  1. Nardi A., (2006), “L'identità imprigionata.” Tra patologie e atti creativi, Alétheia – Collana di psicopedagogia, Ed. UNI Service, Trento

  2. Barker A., a cura di Meriani A., (2005), Psicomusicologia nella Grecia antica, – Collana Ateneo/Ricerca, Ed. Guida, Napoli

  3. Gargiulo M.L., Dadone V., (2009), Crescere toccando. Aiutare il bambino con deficit visivo attraverso il gioco sonoro. Uno strumento per educatori e terapisti, - Collana Strumenti per il lavoro psico-sociale ed educativo

  4. Corradini M., (1999), Iniziazione alla Musicoterapia. Esercizi di rilassamento, tonificazione ed equilibrio con la Biomusica, - Collana Iniziazione, Ed. Mediterranee, Roma

  5. Manes S., (2007), Giochi per crescere insieme. Manuale di tecniche creative. - Collana Strumenti per lavoro psico-sociale educativo, Ed. FrancoAngeli, Milano

  6. Padula A., (2008), Comunicazione sonora e musicoterapia, Ed Grin Verlag

  7. Cremaschi Trovesi G., Scardovelli M., (2005), Il suono della vita. Musicoterapia tra famiglia, scuola, società., Ed Armando

  8. Rossi M., (2001), Dal Canto alla parola. La musicopedagogia e la musicoterapia per i sordi di Antonio Provolo, - Collana: Pedagogia ed educazione speciale, Ed. FrancoAngeli

  9. Freguglia P., Musica Lavoro e Salute, Libreria delle professioni di Paolo Freguglia, Trieste