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Poliglottismo, i benefici dell’apprendere più lingue

Conoscere più lingue comporta benefici pratici ma anche intellettivi e neuronali. Statistiche alla mano sappiamo adesso che i poliglotti hanno maggiore memoria, maggiore capacità empatica, capacità di risolvere i problemi ma non solo.

Poliglottismo, i benefici dell’apprendere più lingue

In un mondo in cui le distanze sono ridotte, quando non azzerate, dalla possibilità di viaggiare fisicamente in tempi rapidissimi e di farlo virtualmente accedendo ad archivi di conoscienza pressoché illimitati, conoscere più lingue è da considerarsi ormai la normalità, mentre l’essere limitati ad una lingua sola significa avere una marcia in meno.

Per i bambini di oggi il mondo rappresenta un parco giochi immenso ed accessibile nella misura in cui si conoscano le lingue adeguate.

Ma i benefici del poliglottismo e del multilinguismo non si limitano solo all’offrire piu’ possibilita’ pratiche nella vita, sembra proprio che il cervello di chi apprende e padroneggia più lingue si sviluppi maggiormente.

 

Poliglottismo e multilinguismo

Cominciamo allora con una piccola differenza di definizione. Col termine poliglotta ci si riferisce all’individuo in grado di parlare piu’ lingue, generalmente almeno tre, altrimenti si parla di persona bilingue.

Il multilinguismo è invece generalmente riferito ai luoghi dove si praticano correntemente più lingue, come ad esempio l’Irlanda dove si comunica in gaelico ed inglese, il Marocco, dove a fianco del francese abbiamo il berbero e l’arabo maghrebino, o l’India con le sue 22 lingue ufficiali.

 

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Alcuni benefici del poliglottismo

Elenchiamo adesso tutta una serie di benefici a livello intellettivo derivati dal parlare più lingue. Anzitutto abbiamo un aumento del cosiddetto problem solving, ovvero la capacità di affrontare i problemi da angolazioni diverse (pensiero laterale).

Questo è il riflesso logico del fatto che tramite differenti lingue possiamo definire in modo diverso lo stesso oggetto o lo stesso fatto, con alcune lingue che danno più importanza al soggetto mentre altre lo danno al verbo; alcune hanno strutture grammaticali rigide, mentre altre sono piu’ permissive.

Definire nella propria testa un problema in più lingue significa trarne più informazioni e quindi più possibilità di risolverlo. Studi scientifici hanno dimostrato che nei primi anni di vita le capacità di apprendere più lingue sono maggiori, e che mediamente i bambini piccoli non trovano particolari difficolta' nell’apprendere fino a 4 lingue assieme.

E’ riprovato che tali bambini risultino intellettualmente più rapidi ed agili, e soffrono meno stress nelle situazioni di conflitto, di ambiguità, e sono meno soggetti all’Alzheimer e forme degenerative mentali.

E’ risaputo d’altronde che il quoziente intellettivo deriva sia da ragioni genetiche che ambientali, anche nel caso si sia nati come geni, le capacità vanno sapute sviluppare con gli strumenti giusti.

In questo senso è dimostrato che bambini bilingue e poliglotti sono mediamente più intelligenti, più curiosi e con una capacità di concentrazione più alta dei coetanei monolingua.

 

Il parere nei neuroscienziati sul poliglottismo

Vari neuroscienziati affermano che il cervello di organizza fisicamente in maniera diversa, più complessa, nelle persone che parlano più lingue, con almeno 2000 termini conosciuti per ogni lingua, ed in questo caso per lingua si intendono anche le lingue potenziali come i dialetti, che da questo punto di vista sono senza dubbio da considerarsi un patrimonio molto utile e da preservare.

Chi conosce più lingue ha una migliore capacità d’apprendimento, una migliore memoria, una migliore capacità di formulare e riformulare i pensieri, una migliore capacità di creare connessioni di idee e creare progetti complessi, una migliore capacità di identificare schemi e sistemi

Lo sforzo di imparare più lingue ristruttura le connessioni neuronali e rende la materia grigia più densa, così come lo sforzo dell’allenamento ristruttura i muscoli rendendo la loro fibra più tonica, forte e prestante.

Non solo, imparare più lingue implementa anche alcune abilità cognitive non legate all’area del linguaggio, specie quelle chiamate abilità o funzioni esecutive, che richiedono attenzione su vari fattori simultaneamente.

Anche le capacità di monitorare i vari cambiamenti sono maggiori nei poliglotti, in quanto questo è quello che accade nel loro quotidiano cambiando regolamente registro linguistico.

In ultimo, i poliglotti hanno una maggiore attitudine all’empatia, in quanto tendono ad analizzare le persone in base alla loro lingua, ovvero la loro forma mentis.


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