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"Il metodo danese per vivere felici, hygge"

Una calda coperta dai colori tenui, libri su un tavolino di legno, un morbido cuscino su cui appoggiare i piedi, calzettoni di lana, candele accese e magari anche il caminetto, un tè caldo, una tisana o una cioccolata fumante, il gatto che fa le fusa o una musica lieve in sottofondo: ora vi sentite un po' "hygge" anche voi? Ecco di cosa parla "Il metodo danese per vivere felici, hygge", il libro sulla cultura danese che ha fatto il giro del mondo.

"Il metodo danese per vivere felici, hygge"

"Hygge", il metodo danese per la felicità

Niente suocere invadenti, suppellettili da non toccare, spazi oscuri e vietati: la casa, la famiglia e la gente "hygge" sono qualcosa di estremamente "accogliente" e limpido, che attrae a sé proprio in virtù della semplicità, verso cui andare fa sentire davvero bene: ecco il libro "Il metodo danese per vivere felici, hygge", un successo letterario e uno stile di vita che, mode a parte, vale la pena conoscere

La terapia narrativa è una branca della psicologia che sostiene che l'identità venga plasmata in base alle storie che raccontiamo, su noi stessi e sugli altri, sulle parole che usiamo. "Il metodo danese per vivere felici, hygge" fa leva sulla parola "hygge" (pronunciatelo più o meno come "iugghe", considerando che la "y" è simile a una "u" francese, mentre la "e" finale si chiude verso la "o"), vocabolo di una cultura speciale, quella danese, che vede la casa, la famiglia e il calore domestico come un porto sicuro verso cui approdare.

In Inghilterra, dove il libro ha riscosso un successo strepitoso, hanno persino notato che il termine si avvicina proprio all'inglese "hug", abbraccio. E cosa c'è di più "hygge" di un caro e dolce abbraccio? Ma hygge è tanto altro ancora: è clima, è storia di un popolo, è geografia, è capacità di accogliere e di sentirsi tutti uguali. Scopriamo cosa ci insegna questo libro.


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Come la casa per l'"hygge"

Secondo il professor Jeppe Trolle Linnet, la natura del fenomeno "hygge" è da fare risalire a un insieme di condizioni che comprendono il clima, la cultura orientata alla famiglia e uno stato sociale fondato sulla democrazia e l'uguaglianza, ricordiamo infatti che in questo paese la ridistribuzione delle risorse assotiglia il divario tra i ricchi e poveri e che molti servizi sociali sono gratuiti.

Freddo e caldo, luce e oscurità: i contrasti sono una parte fondamentale della vita nordica, la pioggia domina per buona parte dell'anno e il caldo vero si può ricercare solo tra le fiamme del camino acceso.

Come ha spiegato lo stesso professore, riprendendo il libro "Il clima instabile ha contribuito a questa sorta di idea romantica che i popoli nordici hanno della casa come di un rifugio sicuro", in cui le famiglie si riuniscono per raccogliere le forze prima di uscire di nuovo a fronteggiare il mondo esterno. La casa è la parte fisica dell'"hygge", la famiglia la sua parte sociale: l'"hygge" nella sua protoforma.

Quando cerchiamo l'"hygge" all'esterno delle nostre casa, lo troviamo per lo più in posti che hanno caratteristiche casalinghe: una visuale limitata dell'esterno e, all'interno, luci soffuse e arredamento confortevole. 

 

Danimarca: il piccolo Stato "hygge"

Tra le pagine de "Il metodo danese per vivere felici, hygge" troviamo anche una spiegazione storica all'essere "hygge": quella di un paese, la Danimarca, che si è vista ridurre le dimensioni del proprio impero.

Conclude Linnet " Le caratteristiche dell'hygge - tranquillità, intimità, introversione e uguaglianza - corrispondono all'immagine che abbiamo di noi stessi come nazione: un piccolo Paese pacifico che non aggredisce nessuno e dove tutti sono sullo stesso livello".

E il parallelismo sorge spontaneo: in che modo l'Italia può definirsi un paese "hygge"? Se "Lagom" è la risposta svedese all' hygge danese, (La Repubblica), qual è il concetto italiano che vi può corrispondere?

Difficile rispondere. Certo è che nel bel paese è a tavola che l'essere hygge dà del suo meglio: una bella pirofila di spaghetti bollenti e fumanti con basilico e pomodoro, olio extravergine e formaggio, oppure una polenta con funghi e fontina nel freddo inverno montano possono avvicinarsi molto a questa sensazione, anche qui senza badare troppo ai dettagli esterni, ma considerando molto l'interno!

Il libro: "Il metodo danese per vivere felici. Hygge" di Marie Tourell Søderberg, editore Newton Compton. Leggere anche: "La via danese alla felicità" di Meik Wiking.

 

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