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Cosa contiene l'inchiostro per tatuaggi

Ecco cosa contiene l'inchiostro per tatuaggi, ma anche per i trucchi permanenti: prestate molta attenzione, informatevi bene sui pigmenti.

Cosa contiene l'inchiostro per tatuaggi

Allarme piercing e tatuaggi

Il campanello d’allarme lanciato a inizio anno con le raccomandazioni dei medici dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù  di Roma, nel numero di gennaio di “A scuola di salute”, manuale scaricabile dal sito stesso che vuole dare informazioni in merito alla storia di piercing e tatuaggi, all’igiene, a possibili rischi, infezioni o altri pericoli. 

Come riporta il sito dell’ospedale “con tatuaggi e piercing si possono trasmettere infatti infezioni batteriche sulla pelle, che a volte possono entrare nel sangue e coinvolgere perfino il cuore. Si possono trasmettere anche i virus dell'epatite B e C e, in misura minore, anche il virus dell’Aids.”

Inoltre, secondo un report recente di Eu Science Hub il rischio di cancro alla pelle derivante da queste procedure non è stato né provato né tantomeno escluso.

 

La pelle assorbe i ricordi, ma non solo

Non si tratta solo di chi si buca il corpo con piercing o tatuaggi permanenti, ma anche del semplice e solo apparentemente innocuo henné nero, che, ottenuto con un composto pericoloso come la parafenilendiamina (PPD), può provocare allergie temibili.

Particolarmente esposti a rischi derivanti da tali pratiche sarebbero i portatori di vizi valvolari cardiaci, chi ha patologie croniche o immunodeficit, chi assume farmaci antiaggreganti, immunosopressori o anticoagulanti, i ragazzi con cheloidi e le donne in gravidanza.

Attenzione quindi a conoscere a fondo l’argomento e a chi e dove vengono praticati piercing e tattoo.

 

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L’inchiostro dei tatuaggi

Metalli a lunga persistenza e coloranti impiegati nel tatuaggi - ma anche nei trucchi permanenti -, possono essere le cause prime di allergie e reazioni indesiderate sulla pelle.

Queste, come riferito dal portale Paginemediche.it , possono apparire anche a distanza di anni, sotto forma di eczemi, infiammazione della cute, pustole, psoriasi noduli od eritemi. Sono infatti elevate concentrazioni di Nichel, Cromo o Cobalto - e il mix degli stessi nell’inchiostro - che potrebbero innescare le allergie e disturbi anche più gravi.

Come da report finale di Eu Science Ub della Comminssione Europea del 2016, viene evidenziato che prodotti per tatuaggi e per trucchi permanenti che contengono sostanze pericoloso sono state trovate sul mercato europeo. Idrocarburi policiclici aromatici, ammine aromatiche, metalli pesanti, conservanti, così come contaminanti microbiologici sono stati individuati in date percentuali nei campioni analizzati. 

 

Normative per i tatuaggi

Quello che viene chiesto, e che ancora manca, è una normativa che indichi in modo preciso come sono le regolamentazioni in tal senso.

Se si fa una ricerca sul sito del Ministero della Salute, si può giusto leggere in merito a quali colori per tatuaggi sono stati ritirati dal mercato ma, come il sito stesso indica in una Pubblicazione in merito a cosmetici e tatuaggi “se è stato possibile uniformare le indicazioni in materia di prodotti cosmetici, ciò non è ancora avvenuto per i tatuaggi”, nonostante la Commissione europea abbia chiesto più volte di farlo.

Sarebbe infatti fondamentale avere una normativa che assicuri un regolamento sui pigmenti, così come sulle condizioni igieniche e sulla formazione professionale. 

 

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