Intervista

Dal bio parrucchiere: cura naturale dei capelli

"Quando tocchi la testa tocchi i pensieri delle persone". Prodotti naturali, integratori specifici, tinture che rispettano il capello. Ma soprattutto l'umanità di una donna che sa curare il capello e l'immagine naturalmente. Intervista alla bio parrucchiera Ivana Latini

Dal bio parrucchiere: cura naturale dei capelli

Ivana Latini mi accoglie nel suo negozio di Roma con una dose grande di umiltà e un sorriso incuriosito. Vedo subito la foto - più di una - di Marilyn. Ovvio che la domanda, anche se solo a fine intervista, è scattata. Perché la Monroe? La risposta l'ho immaginata. Per quella fragilità che è bellezza e potenza insieme.

Condivido in pieno. E non so se vi è mai capitato di leggere i diari della Monroe: emerge una sensibilità e profondità sconvolgenti. Parto dal dettaglio di arredamento del negozio di Ivana perché credo sia importante entrare dentro l'idea di bellezza di chi con la bellezza ci lavora tutti i giorni. Da come mi spiega il suo lavoro, da come mi introduce nel mondo bio del suo negozio di parrucchiera, capisco che anche lei possiede la grazia di chi ha rispetto per le anime, tutte. 

E io mi farei mettere le mani tra i capelli da una persona così, una che ti apre il cuore senza riserve. 

 

Quando hai iniziato a usare prodotti ecologici? 

E' stato nel 2001. La mia esperienza nel campo dell'immagine è lunga; sono consulente d'immagine, ho lavorato nell'ambito del trucco oltre all'attività di parrucchiera. 

Poi è accaduto qualcosa che ha cambiato radicalmente il mio approccio alla vita, al lavoro: sono stata operata di tumore. L'esperienza mi ha portata a ricercare i prodotti migliori privi di parabeni o componenti chimici sintetici. Alcuni dei prodotti con cui sono stata a contatto per tutta la mia formazione erano altamente tossici; ti basti pensare che mio padre faceva lo stesso lavoro nell'ambiente dell'accademia artistica. Anche quando lavoravo negli effetti speciali si usava paraffina, solventi e mai precauzioni. Nel nostro campo non è una rarità, ti basti pensare che le statische riportano una casistica di tumori al polmone pari al 20% per chi ha un'attività come la mia. Pensaci un attimo: il cliente viene e si fa il colore una volta al mese, la parrucchiera in una mattinata può averne già eseguiti anche una decina di trattamenti di quel tipo.

 

La consulente d'immagine cosa fa di preciso?

Si tratta di guardare nella persona, dentro la persona e tirarle fuori ciò che in potenza già le appartiene. Va costruito un personaggio, ma non pensare lo dica nel senso di una personalità artefatta. No, il cambiamento è profondo, occorrono 5 mesi per tirare fuori la vera persona. Non si tratta di mettere una patina finta, ma di far uscire ciò che la persona non sa di avere; la gente spesso si maschera o si adatta a modelli, senza chiedersi veramente se c'è un'aderenza con la volontà personale. Ci si fa prendere dal trasporto dell'ego infarcito di immagini provenienti dall'esterno. 

 

Cosa fai quando una persona viene nel tuo negozio?

Ascolto. Lascio parlare per poter sentire, perché emerga eventuale confusione o determinazione circa l'immagine che vorrebbe, perché esca fuori ciò che abita in quella persona in quel momento. Se mi arriva in negozio qualcuno che cerca il biondo platino tossico, suggerisco altre vie.

 

Come ti sei avvicinata ai prodotti naturali?

E' stato un processo graduale. Provegno dall'accademia di Paul Mitchell, che ha base in California ed è una dimensione che forma professionisti di cui ho il sommo rispetto, che mi hanno accompagnato nel percorso di apprendimento; i prodotti si basano su un modo innovativo di concepire la bellezza del corpo e costituiscono i passi di una ricerca di alternative più naturali e delicate. Sono prodotti ideali per tutti coloro che hanno a cuore il benessere della natura, poiché le piante da cui è estratto crescono con estrema velocità ed il procedimento di raccolta non causa loro alcun danno. Questa è la base di partenza, ma sono molto aperta alle novità. 

Calcola che io sono in ricerca e crescita continua, vale tanto per i prodotti naturali per i capelli quanto per altre possibilità di curare l'immagine in modo olistico. 

 

Curare il capello e l'immagine è in qualche modo anche curare la psiche?

Si comprende la volontà reale - non quella di facciata. Si fa in modo che la persona si affidi naturalmente, attraverso un processo empatico. Quindi sì, direi. Ho clienti fissi da 25-30 anni ormai; potrei considerarmi la loro psicologa.

C'è un altro aspetto che non va sottovalutato: quando tocchi la testa, tocchi pensieri. 

I miei sensi con il tempo si sono affinati e percepisco tanto dell'energia della persona che ho sotto le mani. E' utile per capire chi è la persona, come si vede veramente, al di là delle immagini inculcate dai media. 

I miei clienti non sono persone che vanno e vengono. Direi che tutti sono uniti da una caratteristica specifica: una sorta di potentissima carica spirituale. Sanno che, venendo da me, stanno rispettando anche l'ambiente

Per me questo luogo è un tempio: chi viene si lava dentro e fuori.

 

I prodotti naturali sono ancora di nicchia? 

Sono più costosi, perché il mercato ancora non si apre a questa possibilità. Un prodotto privo di componenti chimico-sintetiche anche quando, come si dice in gergo, "scarica", resta molto naturale poiché ha in sé amminoacidi che il nostro corpo riconosce. Ti basti pensare che per il colore si usano prodotti naturali a base di frutta.

Nell'ambito del chimico e sintetico dopo un quarto d'ora o venti minuti di applicazione si sperimenta quel prurito che dipende dal fatto che i sui componenti si vanno a mangiare tutta la struttura del capello.

La mia idea è proprio quella di costruire una scuola di pensiero, in modo che il prezzo si abbassi. Il cambiamento lo si produce non solo nelle clienti affezionate ma anche nei giovani. Il mercato ovviamente mette le sue resistenze e cerca di boicottare questi prodotti per esempio mettendo in discussione il fatto che il prodotto copra o meno. Non solo questi prodotti coprono la ricrescita, ma non disidratano il capello, evitano le doppie punte; mentre si fa la colorazione si ristruttura anche il capello.

Anche se il prezzo che pago è più alto, io voglio mantenere un certo standard di qualità.

Ciò che uso è biodegradabile e rispetta l'ambiente: dagli asciugamani ai guanti. Per quanto riguarda i tappi, ne faccio la raccolta con un fine preciso: contribuire alla raccolta fondi per la Cecilia Onlus, nata nel 1980 con l'intento di aiutare e sostenere i ragazzi diversamente abili.

 

Ti capita anche di dare dritte alimentari alle clienti? 

Molto spesso in alcuni negozi di bioparrucchieri puoi trovare integratori, semi di lino, minerali e altri alimenti curativi. Mi piacerebbe un giorno arrivare a poter dare alla cliente una scelta che va oltre l'aspetto estetico e artistico. Ho anche avuto modo di approfondire personalmente quali linee dei meridiani tocco quando effettuo uno specifico massaggio, ma meglio per ora non accatastare troppe informazioni, per mantenere un canale puro ed efficace. Meglio fare bene evitando la confusione.

Io credo in quello che faccio, sono trent'anni che lavoro in questo campo e ho vissuto personalmente una trasformazione che mi ha portata a un cambiamento drastico quando avevo 39 anni; bastava un colore perché mi sentissi male, si trattava di assuefazione da parafindalmina, un componente presente nelle tinture, nelle permanenti, nei tiraggi. Ringrazio tutte le esperienze attraverso cui son passata perché mi han permesso di ampliare e comprendere. 

 

La ricostruzione dell'immagine dopo la chemio...So che stai lavorando in quel senso. Puoi dirci di più? 

Per me sarebbe molto interessante lavorare con le donne che sono passate attraverso la chemio, persone che può accadere si lascino andare, non riconoscendosi più nel loro aspetto.

Al San Camillo con l'affiancamento di altre due figure di riferimento - psicologo e oncologo - stava partendo un progetto al riguardo. Per uscire dal business di lucro delle parrucche avremmo creato una convenzione ospedaliera per cui queste donne avrebbero potuto accedere a un risarcimento su parrucche in tessitura in cotone molto naturale e prezzi ragionevoli, non si parla delle comuni 800 o 100 euro ma circa 200 o 300. Purtroppo, non avendo ottenuto i finanziamenti, tutto si è bloccato.

Ma sono speranzosa, non mi abbatto.

 

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Immagine | BioParrucchiere Ivana Latini