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I 5 semi da inserire nella dieta

Quali semi oleosi fanno bene all'organismo e sono versatili ingredienti in molte ricette? Semi di chia, lino, zucca, sesamo e girasole: come utilizzarli e quanti mangiarne? Scopriamolo insieme!

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I semi sono ottime fonti di fibre, ma contengono anche:

  • Grassi monoinsaturi sani;
  • grassi polinsaturi;
  • molte importanti vitamine;
  • minerali;
  • antiossidanti.

 

Inoltre, sembrerebbero avere un ruolo anche nell’assetto ormonale femminile, infatti, da tale intuizione è nata anche la seed rotation.

 

Se consumati come parte di una dieta sana, i semi possono aiutare a ridurre la glicemia, il colesterolo e la pressione sanguigna.

 

 

Semi da “mangiare”, cosa sono

I semi commestibili derivano da diverse varietà di piante e sono conosciuti anche come “semi oleosi”.

Si tratta di alimenti preziosi per il loro elevato contenuto di nutrienti e proprietà benefiche, infatti, questi presentano tutti materiali di partenza necessari per lo sviluppo della pianta e non possono che essere estremamente nutrienti!

 

Tipi di semi

Esistono numerosi tipi di semi, che differiscono per proprietà organolettiche e nutrizionali.

Sebbene presentino quasi tutti proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e siano ricchi di micronutrienti e fibre, ognuno di essi è caratterizzato da specifici benefici.

 

Tra i principali semi che fanno bene vale la pena citare i semi di chia, semi di lino, semi di zucca, semi di sesamo e semi di girasole.

Ricordiamo anche i semi di canapa e di papavero, meno conosciuti, ma anch’essi ricchi di nutrienti come omega-3, omega-6, vitamina E e manganese.

 

Semi oleosi, il ruolo nella dieta

I semi oleosi nella dieta rappresentano principalmente una fonte di grassi buoni, fibre, minerali e vitamine.

Rappresentano, quindi, un prezioso concentrato di nutrienti, utili per:

 

  • Favorire il benessere intestinale;
  • contrastare l’ossidazione e l’infiammazione;
  • ridurre il rischio di malattie legate all’invecchiamento;
  • migliorare glicemia e colesterolemia.


Una porzione standard di semi oleosi è di 30 g, come per la frutta in guscio.

 

Semi per il benessere dell’intestino

I semi oleosi sono particolarmente ricchi di fibre, pertanto, promuovono il transito intestinale, contrastando la stitichezza.

 

Inoltre, favoriscono la crescita di batteri intestinali positivi, contribuendo in questo senso al benessere intestinale generale.

Tuttavia, sono sconsigliati in caso di colon irritabile o altri disturbi associati ad infiammazione dell’intestino.

 

5 semi da inserire nella dieta

Tra i semi da mangiare e inserire regolarmente nella dieta citiamo:

  1. Semi di lino
  2. semi di zucca;
  3. semi di sesamo;
  4. semi di girasole;
  5. semi di chia.

 

Si possono utilizzare come fonte di grassi, in aggiunta a:

  • Yogurt con cereali;
  • insalate;
  • zuppe;
  • torte salate;
  • biscotti;
  • lievitati, come pane focaccia e pizza.


Si possono utilizzare interi o tritati.

 

Semi di chia

I semi di chia sono ricchi di omega-3, magnesio e manganese.

Inoltre, esercitano un’importante azione antinfiammatoria e antiossidante, che riduce il rischio delle malattie croniche.


Favoriscono un miglior controllo della glicemia e della colesterolemia, pertanto, può essere vantaggioso utilizzarli come condimento durante i pasti principali, ad esempio, per conferire croccantezza ad un’insalata.

 

Semi di lino

Anche i semi di lino sono ricchi di omega-3, tuttavia, questi si concentrano principalmente a livello del guscio, che l’organismo umano non è in grado di digerire, pertanto, per poterli assorbire, è consigliato tritare i semi di lino, prima di consumarli.

Inoltre, sono ricchi di fibre, magnesio e manganese.

Presentano anche notevoli proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antitumorali.

I semi di chia favoriscono la salute cardiovascolare, migliorando colesterolemia, glicemia e pressione arteriosa.

 

Semi di zucca

I semi di zucca sono ricchi di proteine, manganese, magnesio e fosforo.

 

Inoltre:

  • Sono in grado di regolare i livelli di colesterolemia;
  • presentano proprietà antitumorali;
  • migliorano la pressione arteriosa.

 

Semi di sesamo

I semi di sesamo sono molto utilizzati in cucina, sia per insaporire crackers, pane, torte salate e lievitati, che in forma di tahin: una salsa a base di semi di sesamo tipica della cucina orientale e utilizzata, ad esempio, per realizzare l’hummus di ceci.

 

Oltre ad essere molto gustosi, i semi di sesamo sono ricchi di fibre, rame, magnesio e manganese e presentano attività antinfiammatorie e antiossidanti.

 

Semi di girasole

I semi di girasole sono particolarmente ricchi di vitamina E, magnesio e manganese.

 

Come la maggior parte dei semi oleosi, anche i semi di girasole presentano proprietà antinfiammatorie e sono in grado di regolare i livelli di glicemia e colesterolemia.

 

VIDEO: tutte le proprietà dei semi di lino

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Montaggio: Claudio Lucca

Bibliografia e fonti

Bioavailability of alpha-linolenic acid in subjects after ingestion of three different forms of flaxseed, Journal of the American College of Nutrition

Experimental and clinical research findings on the cardiovascular benefits of consuming flaxseed, Applied Physiology, Nutrition, and Metabolism

Dietary flaxseed alters tumor biological markers in postmenopausal breast cancer, Clinical Cancer Research

Chia flour supplementation reduces blood pressure in hypertensive subjects, Plant Foods for Human Nutrition volume

Markers of cardiovascular risk in postmenopausal women with type 2 diabetes are improved by the daily consumption of almonds or sunflower kernels: a feeding study, International Scholarly Research Network

Improvement in HDL cholesterol in postmenopausal women supplemented with pumpkin seed oil: pilot study, Climacteric

Standard quantitativi delle porzioni - LARN, SINU