Articolo

Collagene da bere: benefici e controindicazioni

Il collagene è una proteina in grado di rendere la pelle elastica e contrastare l’insorgere delle rughe. Il consumo del collagene da bere è sempre più diffuso perché efficace e meglio assimilabile. Ecco come funziona.

collagene-da-bere

Credit foto
©puhhha / 123rf.com

Il collagene e le sue funzioni

Il collagene è la principale proteina strutturale dei diversi tessuti connettivi, come pelle, ossa, cartilagine e tendini e comprende circa un terzo delle proteine totali nei mammiferi. 

 

E’ costituito principalmente da glicina (circa il 33%), prolina (12-14%), 4-idrossiprolina (<14%) e 4-idrossilisina (1.5%). Il collagene è una proteina prodotta naturalmente dal derma e ha il grande vantaggio di rendere la pelle elastica e contrastare l’insorgere delle rughe, facendo da collante tra le cellule e i tessuti. 

 

Le radiazioni UV, il fumo di sigarette, lo stress e una dieta malsana portano alla degradazione della struttura naturale del collagene e con l’avanzare dell’età esso diminuisce lentamente comportando la perdita progressiva di elasticità, che però può essere ostacolata scegliendo a tavola i cibi giusti. 

 

Tra gli alimenti, i cibi che ne sono più ricchi sono le arance, il crescione, kiwi e mirtilli che sono buona fonte di vitamina C ed A nonché di polifenoli. Non mancano alla lista anche alimenti lipidici come l’olio di oliva, lo sgombro e le uova.

 

Il collagene estratto dai tessuti sopra elencati prende il nome di gelatina, la quale poi - tramite una reazione di idrolisi enzimatica - diventa collagene idrolizzato. 

 

Al giorno d’oggi, uno stile di vita moderno caratterizzato da una mancanza permanente di tempo ha come conseguenza principale il consumo di alimenti altamente trasformati che non hanno alcun effetto benefico sulla nostra salute

 

Diete squilibrate e incomplete possono essere causa di molte malattie dipendenti dalla dieta. In questo senso, gli integratori dietetici di collagene sono sostanze benefiche per la salute che contengono una fonte concentrata di nutrienti o altri componenti che apportano effetti fisiologici positivi.  

 

Integratori di collagene: sono davvero utili?

Nonostante il collagene idrolizzato sia stato generalmente considerato di basso valore biologico (poiché non contiene tutti gli amminoacidi essenziali), è un componente nutrizionale affidabile, spesso utilizzato per integrare altre proteine a causa della sua buona digeribilità e di un'alta tolleranza da parte del consumatore.

 

Secondo il parere di molti ricercatori, gli effetti benefici della somministrazione orale di collagene idrolizzato risultano dalla capacità di quest’ultimo di attraversare la barriera intestinale - essendo un peptide bioattivo dietetico - e raggiungere la circolazione sanguigna diventando disponibile per i processi metabolici. 

 

Il collagene idrolizzato è utilizzato in applicazioni mediche, come integratori ad alta energia, prodotti geriatrici e nelle diete enteriche, terapeutiche o di controllo del peso. 

 

Inoltre è noto l’utilizzo di proteine idrolizzate nel trattamento di pazienti con disturbi specifici della digestione, assorbimento e metabolismo degli aminoacidi. Gli idrolizzati di collagene sono una buona fonte di aminoacidi per le persone che soffrono di anoressia, anemia e per i vegetariani (a causa dell'assenza di carne nella loro dieta). 

 

Gli integratori dietetici contenenti gli idrolizzati di collagene sono considerati come agenti di miglioramento nella rigenerazione dei tendini o delle articolazioni in atleti fisicamente attivi con dolore articolare correlato all'attività oppure anche in persone che presentano patologie osteoarticolari come l’artrite reumatoide. 

 

Il collagene idrolizzato consumato per via orale ha dimostrato di essere assorbito dagli enterociti e di accumularsi nella cartilagine. Specificamente, la sua ingestione stimola un significativo aumento della sintesi di macromolecole che vanno a comporre la matrice extracellulare dei condrociti.
 

Altre fonti di collagene

Le principali fonti di peptidi di collagene sono la pelle bovina, l'osso, la pelle di cinghiale o le ossa/pelle di pesce. Le fonti marine sono un'alternativa ideale ai bovini e ai suini, sia per motivi etico-religiosi che per la probabilità di trasmissione di una malattia nota come encefalopatia spongiforme bovina. 

 

Spugne, meduse, calamari, polpi, seppie e frattaglie di pesce (ossa, pelle, scaglie e pinne ne forniscono circa il 50-70%) possono servire come fonte alternativa di collagene

 

C'è un alto interesse biotecnologico nei confronti del collagene marino, come testimoniato da un ampio spettro di applicazioni in biomedicina e cosmesi. 

 

Rispetto al collagene dei mammiferi, quello di pesci e molluschi presenta una riduzione degli amminoacidi prolina e idrossiprolina (dipendente dalla temperatura di crescita dell’animale), con un aumento invece di serina, treonina e metionina. Utilizzare come fonte alternativa quella marina è sicuramente una valida possibilità: si pensi solo che nelle spugne sono state ritrovate strutture fibrose che purificate presentano un elevato grado di somiglianza con il collagene di tipo I e IV.