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Bacche di goji, proprietà e come sceglierle

Goji, superfrutto dalle innumerevoli proprietà, scopriamone tutti i benefici e soprattutto come sceglierlo tra le varie opzioni in commercio, con una ricetta orientale per finire in bellezza!

Bacche di goji, proprietà e come sceglierle

Le bacche di goji sono frutti di un arbusto di origine asiatica, noti da millenni alla medicina tibetana, ricchi di proprietà benefiche per l'organismo.

 

Le proprietà delle bacche di goji

Queste piccole drupe rosse, dal sapore dolciastro e leggermente acidulo se fresche, ancora più dolce e concentrato se essicate, sono anche note come il "frutto della longevità" proprio perché ricchissime di sostanze antiossidanti (Omega 3 e Omega 6), minerali e oligoelementi (zinco, selenio, germanio, calcio, potassio, ferro), vitamine (vitamina C, E, B2), carotenoidi (betacarotene, luteina, licopene, zeaxntina), flavonoidi e polisaccaridi.

In particolare, le proteine del frutto contengono importanti amminoacidi (ben 18, tra cui L-arginina e L-glutammina) che rinforzano ed energizzano l'organismo, migliorando il tono muscolare, la capacità di concentrazione e la funzionalità visiva, oltreché l'aspetto di unghie, pelle e capelli; infine riequilibrano il sonno ed eliminano lo stress e la stanchezza.

L'azione adattogena è implementata da altre azioni che questi piccoli frutti esplicano: l'azione immunostimolante, l'azione antiallergica, l'azione antiossidante e infine l'azione riequilibrante della flora batterica.

 

Come scegliere le bacche della longevità

Se non si possiede un pezzo di terra per coltivarle (un certo tipo di bacche di goji crescono bene anche da noi, soprattutto nel nord d'Italia, dove il clima è più freddo), bacche di goji di qualità si possono acquistare presso le erboristerie o via internet. Si può assumere anche il succo o estratto liquido, oppure si possono trovare sotto forma di integratori.

L'aspetto "di qualità" è da sottolineare, proprio perché ormai ne esistono di vari tipi in commercio, ma non sempre ne è sicura la provenienza. Per essere certi del suo potenziale nutritivo, il frutto deve infatti essere raccolto, trattato e consevato con cura; anzitutto il pacchetto in cui il frutto è conservato non deve essere trasparente, poiché la luce ne altererebbe le proprietà terapeutiche.

Inoltre la plastica è deleteria perché potrebbe portare alla formazione di funghi; meglio sarebbe optare per confezioni di polipropilene o vetro non trasparente. In secondo luogo, la certificazione "Lycium Barbarum" della pianta deve essere indicata, per attestarne la qualità migliore, che si riferisce a bacche provenienti da altopiani mongoli, cinesi e asiatici.

Come riconoscere poi bacche vecchie di bassa qualità? Dal gusto poco gradevole, il prezzo particolarmente basso ed il pessimo aspetto: sono piuttosto piccole, scure e molto secche. Inutile evidenziare che hanno ormai perso le loro proprietà antiossidanti. Quando sono di qualità, le bacche di Goji hanno un bell’aspetto, una buona grandezza e sono conservate in buste opache richiudibili.

In ogni caso, le bacche di goji essiccate sono un alimento, a differenza del succo e dell’estratto in capsule, di cui è possibile trovare anche l’integratore alimentare, ove i principi naturali sono presenti in maggiore quantità rispetto alla bacca essiccata: un buon succo di Goji è puro al 100%, non diluito, e conservato in bottiglie di vetro scuro; in questo caso ne sarà sufficiente circa un misurino al giorno.

Per quanto concerne il Goj in capsule, si consiglia di scegliere un estratto secco titolato, con chiara e precisa determinazione di principio attivo, che è ben diverso dal frutto polverizzato: come sempre, è consigliabile leggere sempre con attenzione l’etichetta!

 

Come usare le bacche di goji

Spesso consigliate nelle diete ipocaloriche per il basso indice glicemico e l'elevato potere saziante, queste bacche-superfrutto possono essere consumate in vari modi, basta recuperare qualche ricetta dell'est e usare un po' di fantasia.

Generalmente, affinché il loro valore nutritivo trovi il suo essere nell'organismo umano, si dovrebbero consumare circa 20 grammi di bacche al giorno.

Le bacche di goji possono essere consumate così come sono, come snack, ma anche nello yogurt, nel latte e cereali, o come condimento per piatti sfiziosi dal sapore orientale. Ecco a seguire una ricetta.

 

Riso rosso all'orientale con verdure e bacche di goji

Ingredienti per 4 persone:

> 250 g di riso rosso integrale biologico,
> 4 cucchiai da tavola di bacche di goji,
> una manciata di semi di sesamo,
> sale rosa,
> olio extravergine d'oliva,
> un cipollotto,
> un pomodoro tagliato a cubetti,
> una zucchina,
> una fesa d'aglio,
> qualche seme di cumino,
> coriandolo fresco,
> un cucchiaio di salsa di soia,
> poco succo di limone,
> peperoncino fresco o in polvere.

Preparazione: cuocere il riso in acqua bollente per circa 30 minuti o per il tempo indicato, scolare e condire con un paio di cucchiai di olio; nel frattempo, in una padella, fare saltare in un paio di cucchiai d'olio il cipollotto tagliato sottile, i semi di sesamo, le zucchine tagliate a cubetti o fettine sottili, una fesa d'aglio schiacciata (che poi si toglie), il pomodoro tagliato a cubetti, un pizzico di peperoncino, la salsa di soia, il succo di limone per qualche minuto.

Aggiungere, facendo saltare insieme al tutto, anche il riso e le bacche di goji, servire in un bel piatto di portata, cosparso di coriandolo fresco tritato finemente.

 

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