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La marmellata di gelso

Ecco una delle marmellate più preziose e delicate, quella di gelso: come prepararla e quali sono le proprietà di questo frutto della seta

La marmellata di gelso

Tra i vari alimenti il gelso è forse uno dei meno noti, anche se lo si trova a disposizione facilmente, facendo una passeggiata nelle nostre campagne. Scopriamolo meglio e come impiegarlo nelle marmellate.

 

Cos’ è il gelso?

Il gelso è una pianta importata secoli fa dall’oriente, dalla Cina in particolare, fa parte della famiglia delle Moraceae ed era già nota ai tempi dei romani. In Italia ne crescono due varietà di alberi, il gelso bianco e il gelso nero.

Entrambi erano una volta essenziale per la coltivazione del baco da seta. Lo stesso duca Ludovico Sforza era chiamato “il Moro” proprio perché in epoca Rinascimentale aveva introdotto nei suoi territori la coltivazione di questa pianta per la produzione della seta.

Il frutto che nasce del gelso è molto succoso, dal colore nero-violaceo, molto apprezzato e dal sapore delicato.

I frutti del gelso nero sono antocianosidi, ovvero svolgono un’azione vasoprotettrice, contengono acidi organici e glucidi; mentre nelle foglie vi sono amminoacidi, acido folico, acido folinico, manganese, zinco e rame.

Il gelso bianco (Morus alba), secondo studi scientifici, avrebbe una notevole attività antibatterica, in particolare efficace contro un batterio implicato nella carie dentale. La radice di questo gelso è conosciuta ed apprezzata come rimedio della medicina tradizionale cinese per combattere tosse e asma. I suoi frutti contengono tannino, proteine, rutina, vitamine A, B, C.

 

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Come fare la marmellata di gelso

Cogliere le more di gelso, bianche o nere a seconda di quelle che avete a disposizione, circa un chilo e mezzo. Lavatele bene, eliminando eventuali piccioli che possono essere rimasti attaccati.

Fate sterilizzare intanto i vasetti da usare, facendoli bollire a testa in giù in una pentola con il cestello, evitando così il contatto con il fondo.

Mettete le more in una pentola capiente, per non far debordare la marmellata, e coprite con 350 grammi di zucchero di canna, aggiungere una mela grattugiata e un limone spremuto. Fare cuocere mescolando per alcuni minuti, spegnere quando la frutta comincia a fare le bollicine sul bordo della pentola.

Lasciare tutta la notte a riposare la vostra marmellata di gelso. Il giorno dopo riaccendere sotto al fuoco e far sobbollire mezz’ora circa, schiumando la marmellata durante la cottura. Invasatela ancora calda, nei vasetti che avrete asciugato e rimesso a bagno nell'acqua calda. Tappate e fate bollire 10 minuti per ottenere il sotto vuoto.

Curiosità: ottimo dissetante, il gelso veniva adoperato in forma di colluttorio naturale, per gargarismi, nelle infiammazioni della bocca e della gola, contro la tosse e come espettorante. Anche la corteccia della radice veniva usata come medicamento antinfiammatorio, come purgante, diuretico. Le foglie del gelso nero sono ipoglicemizzanti.

 

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