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Arti marziali: le flessioni per rinforzare le mani

Il polso e le mani sono una parte del corpo fondamentale per la pratica della arti marziali e come tutte le altre parti del corpo può essere allenata, soprattutto speciale ad una serie di speciali flessioni che troveremo elencate in questo articolo.

Arti marziali: le flessioni per rinforzare le mani

Riassumendo il parere di molti maestri marziali possiamo sostenere che per combattere tre aspetti sono fondamentali.

Il primo è padroneggiare la tecnica: senza tencnica non c’è efficacia, c’è sperpero di energia e incapacità di utilizzare a proprio favore i vari eventuali vantaggi.

Il secondo è padroneggiare la mente: se le emozioni come la paura o la rabbia ci sopraffanno, non saremo in grado di applicare le tecniche, non vedremo i punti deboli nel nostro avversario e molte energie andranno sprecate.

Il terzo importantissimo fattore che fa la differenza è lo stato di forma, o conditioning: se il nostro corpo non è reso forte, elastico, resistente e responsivo, saremo alla mercé di chi è più atletico di noi.

 

L'importanza di avere mani forti

Uno degli strumenti più importanti nella pratica delle arti marziali sono i pugni, importanti non solo in fase di offesa ma anche per difendere i propri punti deboli e per bloccare gli attacchi.

Affinché si possano esprimere al meglio le tecniche di pugno è importantissimo avere allenato i polsi, che devono essere capaci di resistere a forti pressioni e di assestarsi correttamente col resto del corpo.

Non è un segreto che in varie arti marziali i polsi vengono letteralmente paralizzati da delle fasce, in modo da renderli estremamente solidi e quindi in grado di esprimere grande potenza, ma se un’arte marziale mira ad essere efficace anche fuori dal ring, i polsi devono essere forti anche senza bendaggi.

Un angolo lievemente sbagliato nel tirare un pugno infatti significherebbe rompersi il polso. 

Il modo migliore di allenare i polsi sono delle speciali flessioni, molto comuni nelle arti marziali orientali, specie nel kung fu, in modo da generare il cosiddetto wrist conditioning, o rinformamento dei polsi e delle mani. Studiamone assieme alcune.

 

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Flessioni per le mani ed i polsi

Anzitutto, per allenare i polsi con un angolo giusto, i gomiti non devono essere larghi ma aderenti al corpo, lungo le costole, tranne che in alcune eccezioni. Questo il primo requisito.

A questo punto cominciamo a vedere alcune varianti di flessione.

 > Flessione sui pugni: rinforza le nocche, specialmente quella del dito medio, la più indicata per colpeire con efficacia un bersaglio.

> Flessione rovesciata all’interno: gireremo le nostre mani di 180 gradi all’interno, fino a quando le punte delle dita non puntino verso il nostro corpo e i gomiti verso l’esterno. Ottime per rinforzare il lato esterno del polso.

> Flessione rovesciata all’esterno: in questo caso gireremo di 180 gradi le nostre mani nella direzione opposta, verso l’esterno, con i gomiti orientati nella stessa direzioni. Queste rinforzano il lato interno del polso.

> Flessioni sulle prime due nocche: toccheremo il suolo con le sole falangi medie dell’indice e del dito medio, evitando che le altre dita tocchino terra, compreso il pollice. Flessione ideale per rinforzare le nocche ed il polso.

> Flessione sulle ultime tre nocche: stavolta poggeremo al suolo le falangi medie delle ultime tre dite, allineando i gomiti verso le spalle. Ecco una flessione che oltre alle nocche rinforza i polsi per i movimenti di taglio laterali.

> Flessioni sul dorso: poggeremo il dorso delle mani verso terra, in modo che le dita di una mano siano puntate verso quelle dell’altra e i gomiti verso l’esterno. Con questa flessione alleniamo il polso a resistere ad una pressione verso l’interno.

> Flessione della tigre: tutte le dita devono essere piegate e devono toccare terra solo con la punta e con le unghie, non con i polpastrelli. Questa flessione alquanto difficile, potenzia i polsi e le dita donando una grande forza durante le prese.

> Flessione della picca: tutte le dita sono unite a toccare il pollice e sono orientate verso terra con la punta delle stesse. E’ una flessione in grado di potenziare e rendere resistente la punta delle dita.

> Flessione dell’ubriaco: pollice ed indice si toccano descrivendo un cerchio, come reggessimo una tazzina di caffe’, dopodiche’ rovesceremo la mano facendogli toccare terra, evitando che lo facciano le altre dita. I gomiti punteranno verso l’esterno e verso l’alto. Queste flessione aiuta a dare elasticita’ al polso per le rotazioni e i movimenti laterali.

 

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